L’Enza fa paura, 40 evacuati a Lentigione. Attenzione anche per Secchia e Tresinaro

A Lentigione, frazione di Brescello, nella Bassa reggiana, Il fiume Enza che li vicino si getta nel Po, è tornato a fare paura. Dopo l’alluvione del 12 dicembre scorso, quando in seguito all’innalzarsi delle acque l’argine cedette e un fiume limaccioso ricoprì il paese, lunedì sera i circa 40 residenti sono stati evacuati in attesa della piena.

 
Il Comune ha così anticipato le misure di sicurezza previste in caso di allarme. I cittadini avecuati si dividono tra la casa di riposo di Brescello e la palestra di via Bologna.


 

Per quanto riguarda l’attenzione sui fiumi vi è una fase di attenzione anche sul Secchia e sul Tresinaro, al confine tra Reggio Emilia e Modena. La neve che si sta sciogliendo sulle montagne e sulle colline sta provocando vari smottamenti, come domenica sera a Veggia di Castellarano.

 
L’allerta della Protezione civile. La protezione civile dell’Emilia-Romagna, che ha prorogato l’allerta meteo per rischio idraulico e idrogeologico emessa ieri fino a tutta la giornata di lunedì 12 marzo, sta seguendo con attenzione l’evoluzione delle precipitazioni in regione. Già nei giorni scorsi c’erano state alcune piccole frane e smottamenti, tutti sotto controllo. Al momento non si segnalano emergenze, come spiega il direttore della direzione regionale di protezione civile Maurizio Mainetti. Le piogge e lo scioglimento delle nevi in Appennino determineranno l’innalzamento dell’acqua in fiumi e torrenti, con ‘piene’ attese dalla serata e dalla notte. Per precauzione, legata ad una frana a Marano di Gaggio Montano, è sospesa la circolazione sulla ferrovia Porrettana tra Porretta Terme e Riola, nel Bolognese. Sempre per un movimento franoso a Casteldelci, nel Riminese, si sta valutando l’evacuazione di alcune famiglie.