L’Anpi presenta ‘Pensieri su Reggio, una ri-cognizione tra passato e futuro’

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Nell’ultimo anno gli organi dirigenti dell’Anpi provinciale hanno discusso, in più occasioni, della situazione economica e sociale e delle minacce per la democrazia del nostro paese evidenziando profondissime contraddizioni con una crescente forbice delle disuguaglianze economiche e sociali.
La povertà non è solo mancanza di reddito o lavoro ma è anche isolamento, fragilità, paura del futuro. La disuguaglianza è una violazione della dignità umana.


L’Anpi vista la complessità della situazione e visto anche un diffuso clima di assuefazione e di tanti silenzi, rotti da alcune voci purtroppo isolate, ha deciso di aprire un confronto proponendo una lettura e una cornice su Reggio e non solo.

L’Anpi è, e vuole continuare ad essere, portatore di un sistema di valori che hanno avuto origine nel confronto tra le forze che hanno dato vita alla lotta di liberazione di ispirazione comunista, socialista, cattolica, azionista e liberale. Quelle stesse forze che sono state protagoniste della elaborazione della carta costituzionale nella Assemblea Costituente, con i suoi valori e principi di libertà, giustizia e democrazia.

Vorremmo favorire la comprensione della situazione in atto e delle prospettive senza alcuna pretesa di dare risposte esaustive e tanto meno di “dare la linea”, come un tempo si diceva.

L’Anpi non è un partito né vuole diventarlo. Non spetta a noi definire delle soluzioni dei problemi e tanto meno fare scelte al posto dei partiti o appoggiare questa o quella coalizione. Vogliamo essere uno stimolo, un collante democratico. Intendiamo essere aperti a tutti i linguaggi. Vogliamo avere una grande attenzione ai più deboli, agli indifesi, a coloro che sono in difficoltà. Vogliamo esprimere attenzione verso la condizione delle donne che sono quelle maggiormente colpite. In una situazione nella quale tutto è più veloce vogliamo favorire il riemergere di “pensieri lunghi” che hanno caratterizzato pensatori democratici del passato, colpevolmente emarginati. Intendiamo valutare, senza pregiudizi, il merito delle risposte e le possibili conseguenze che potranno produrre.

L’Anpi intende continuare ad operare agendo con la bussola storica della democrazia, della libertà e dello spirito mutualistico espresso modernamente nella società del terzo millennio. L’Anpi intende continuare ad intrecciare la propria azione con la politica “buona” del paese quella che si fa carico dei suoi problemi, piccoli e grossi, e che si propone di governarli democraticamente per il bene di tutti.

L’Anpi, per dare corpo a questo approfondimento, ha chiesto, tramite Giuseppe Pezzarossi curatore della pubblicazione, un contributo a Don Giuseppe Dossetti, a Giuseppe Gherpelli, a Carla Rinaldi e a Tiziano Rinaldini.

Ne è scaturito un volume di oltre 100 pagine che verrà presentato, con una introduzione del presidente provinciale Ermete Fiaccadori,

Martedi 29 gennaio alle ore 20.30 all’Hotel Astoria Mercure.