La Ognibene a Gavassa: valorizzare i prodotti della filiera corta reggiana

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Attenti ai quartieri e le frazioni di Reggio per risolvere le loro criticità e favorire uno sviluppo attento al territorio e l’ambiente. Il Movimento 5 Stelle con la candidata sindaco avvocato Rossella Ognibene ha iniziato il confronto diretto con i cittadini in discontinuità con il modello Delrio-Vecchi-Spadoni-Magnani. Dopo il lancio delle prime 5 idee per la città al centro sociale Rosta Nuova, è stata la volta di una prima ‘tappa’ a Gavassa, mentre sabato mattina Rossella Ognibene si confronterà direttamente e spontaneamente in altre frazioni e quartieri della città. Quasi novanta persone che hanno gremito due sale dell’Osteria KM Zero, hanno partecipato alla cena di autofinanziamento a Gavassa. “Partire da un osteria a chilometri zero che indica la provenienza dei prodotti scelti ed una frazione a forte tradizione agricola come Gavassa ci permette di affrontare subito alcuni temi. A Gavassa tra l’altro tra i Comitati Salute e Ambiente e il Movimento 5 Stelle vinsero la battaglia per fermare la costruzione del nuovo inceneritore. Ricordo che Comitati e Meet Up Grilli Reggiani nel 2006 raccolsero 12.000 firme” spiega Rossella Ognibene insieme alla capogruppo Alessandra Guatteri.

“Valorizzare i prodotti della filiera corta reggiana, portando le eccellenze dei nostri campi in tavola facendole conoscere a sempre più persone con un nuovo turismo intelligente è uno dei ‘biglietti da visita’ per la Reggio- Agricoltura di qualità, ambiente, turismo sostenibile, socialità e cultura vanno di pari passo per rilanciare la nostra comunità” spiega Ognibene.

“Da oltre un anno sul mega impianto di compostaggio anaerobico “Km 100″ (( cioè la distanza che per portare rifiuti organici si percorrerà da Piacenza e zone dell’Appennino parmense a Reggio con super inquinanti camion diesel) che Iren e Vecchi vogliono costruire a Gavassa, il Movimento 5 Stelle ha lanciato una sua proposta di buonsenso che ribadiremo questa sera partecipando alla serata con i Comitati Salute Ambiente al ‘Buco degli Signore'” spiega Ognibene insieme alla consigliera Guatteri. “Gli impianti di compostaggio siano aerobici o anaerobici (su piccola scala locale e non mega speculazioni industriali per gli incentivi pubblici) vanno realizzati a “km zero” ergo per servire una scala il più possibile di prossimità locale”.
“La soluzione individuata dal Movimento 5 Stelle è di fermare l’iter del mega impianto Iren di Gavassa. Sono centinaia le osservazioni presentate in Regione lo stanno già di fatto mettendo in discussione, così come le osservazioni di diversi Comuni che criticano la grandezza stessa dell’impianto). E’ necessario realizzare nella sede più idonea un impianto di compostaggio a servizio della provincia di Reggio Emilia. La tecnologia aerobica o anaerobica verrà individuata con un confronto tra tecnici e popolazione. Quello che è indispendasibile è che Reggio si doti di un proprio impianto di compostaggio a sostegno dell’estensione della raccolta porta a porta.