“La balera è come il cinema”, gli Extraliscio sbarcano a Sanremo

Extraliscio ft Davide Toffolo (3)_foto di Stefano Tommasi b

<<La balera è come il cinema, profuma di sogni, è un luogo dove si entra e ci si diverte. “Extraliscio” mi ha insegnato a sognare e nei sogni non si hanno limiti>>, racconta in conferenza stampa lo sperimentatore e polistrumentista Mirco Mariani, che <<in missione per conto del liscio>> e in coppia con la star del liscio Moreno Il Biondo e la “Voce di Romagna mia nel mondo” Mauro Ferrara, sono gli “Extraliscio”, in gara al 71° Festival di Sanremo con il brano “Bianca luce nera” feat. Davide Toffolo, composto da Mirco Mariani e da lui scritto con Pacifico ed Elisabetta Sgarbi, che ne è anche la produttrice, con la sua Betty Wrong Edizioni Musicali.

Perché, come sostiene lo scrittore e sceneggiatore italiano Ermanno Cavazzoni, che gli Extraliscio lo scorso anno ha pensato bene di portarli a teatro: <<il liscio, sono convinto che piaccia anche agli angeli>>.
E sono piaciuti molto a Pupi Avati, che li ha scoperti a “La Milanesiana” – il Festival di Letteratura Musica Cinema Scienza ideato da Elisabetta Sgarbi – e che ha voluto che firmassero, scrivessero ed eseguissero alcuni brani della colonna sonora di “Lei mi parla ancora”, il film scritto e diretto da Pupi Avati tratto dall’omonimo libro di Giuseppe Sgarbi, già su Sky Cinema e in streaming su Now TV, con un record di ascolti di 800.000 spettatori in meno di una settimana.

<<Pescano tanto nell’extra, sono spesso “fuori” (dai parametri)>> – dichiara la stessa Elisabetta Sgarbi, in collegamento dalla Villa di Ro Ferrarese – <<e mi piace tantissimo pensare che possano andare ovunque li porti la musica. E’ fantastico immaginare come possano interpretare tutti i generi. A Pupi Avati non si può imporre nulla e il fatto che li abbia scelti per il suo film, che per un caso fortuito è peraltro il film tratto dal libro di mio padre, mi inorgoglisce. Se gli Extraliscio possono comporre e interpretare anche la musica per il cinema è il segnale che si sono abbattuti definitivamente i confini del genere in nome di una totale libertà, fatta di passione e sperimentazione. Mi piace pensare che possano andare ovunque li porti la musica>>.

Motore inesauribile di arte e cultura – fondatrice e Direttrice de La nave di Teseo Editore e, appunto, del Festival Internazionale La Milanesiana, Presidente dell’Ente di Gestione dei Sacri Monti – Elisabetta Sgarbi con gli Extraliscio sforna il primo album da editore musicale e lo dedica proprio ai genitori, Rina Cavallini e Nino Sgarbi, <<che hanno ballato>>.

«Extraliscio è un modo di pensare» – continua la Sgarbi in conferenza stampa – <<un omaggio musicale ad un genere caposaldo della tradizione del nostro paese, con una spinta decisa verso la contemporaneità. Un corto circuito, che ben si riassume nella definizione di “Punk da balera”>>.

La musica che ha fatto danzare intere generazioni, che incontra le chitarre noise, l’elettronica, il rock e il pop, per regalare un’esplosione di suoni, ironia, gioia e libertà.
Non un gruppo musicale, ma un progetto culturale (e anche bene articolato), dove Sanremo anziché un fine diventa un’appendice, una deduzione, una naturale conseguenza.
Nel 2020 gli Extraliscio sono anche protagonisti del film di Elisabetta Sgarbi “Extraliscio – Punk da Balera. Si ballerà finché entra la luce dell’alba”, che è stato presentato in anteprima alle Giornate degli Autori nell’ambito della 77° Mostra del Cinema di Venezia e che arriverà al cinema distribuito come evento da Nexo Digital la prossima estate.

Un docu-film che ha ricevuto il Premio SIAE per il talento creativo e il Premio FICE (dei Cinema d’Essai) e che è candidato ai Nastri D’Argento 2021.

Sempre lo scorso anno, come se la quarantena fosse stata la cosa più utile per loro, hanno composto la canzone ufficiale del Giro d’Italia 103 “GiraGiroGiraGi”, che porta la firma degli stessi autori in gara a Sanremo (“Pacifico” De Crescenzo – Mariani- Sgarbi), evidentemente capaci di far squadra.
Una realtà che si consoliderà sul palco di Sanremo, appunto, dove con Mirco Mariani, Moreno il Biondo (entrambi fondatori e ideatori del progetto musicale Extraliscio) e Mauro Ferrara, salirà anche Davide Toffolo, voce e chitarra dei Tre Allegri Ragazzi Morti, stimato fumettista, personificazione del connubio tra musica indipendente e fumetto con la sua nota maschera a forma di teschio indossata in ogni performance.
Davide ha interpretato “Bianca Luce Nera” attraverso 16 tavole che saranno raccolte nell’esclusivo fumetto “La canzone disegnata”, in allegato gratuitamente al numero di marzo del mensile LINUS (in edicola dal 4 marzo).

Su quel palco saranno presenti anche Massimo Simonini (theremin) e Fiorenzo Tassinari (sax) e non mancheranno probabilmente altre sorprese.
Per Extraliscio feat. Davide Toffolo, che saliranno sul palco griffati Dolce & Gabbana, arrangia “Bianca Luce Nera” e dirige l’Orchestra del Festival di Sanremo il Maestro Roberto Molinelli, personaggio eclettico che attualmente ricopre le cariche di Principal Guest Conductor presso la Russian Philharmonic Orchestra (Mosca) e di Direttore per l’Innovazione dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini.

Mentre la serata del giovedì del Festival vedrà come ospite speciale Peter Pichler, artista di Monaco di Baviera, uno dei pochissimi musicisti al mondo in grado di suonare il Trautonium e di comporre per questo strumento musicale elettronico monofonico davvero antico.
Si aggiungeranno sul palco anche la tromba e la fisarmonica di Enrico Milli, assieme alla chitarra di Alfredo Nuti.

Sarà venerdì 5 marzo, a coronamento del progetto, che uscirà in digitale, doppio CD e doppio Vinile “E’ bello perdersi” (Betty Wrong Edizioni Musicali / Sony Music), l’album di inediti degli “Extraliscio”: un doppio disco diviso in due parti, “È bello perdersi” e “Si ballerà finché entra la luce dell’alba”.

La prima parte dell’album è stata composta da Mirco Mariani che ha suonato da solo ben 5 strumenti con il suo “Mariani orchestrone”, creato nel periodo di lockdown per mettere in musica le sue intuizioni. I testi delle canzoni sono scritti da lui e da Elisabetta Sgarbi, a cui si è aggiunta la firma di Pacifico nei brani “Ninna nonna nanna” e “Bianca Luce Nera”.

Il secondo disco “Si ballerà finché entra la luce dell’alba” alterna invece brani strumentali e cantati. Comprende l’inedito “Milanesiana di Riviera”, alcune cover del repertorio popolare, il brano “Non partir” che fa parte della colonna sonora dell’ultimo film di Pupi Avati “Lei mi parla ancora” e “Medley Rosamunda” che gli Extraliscio eseguiranno sul palco dell’Ariston nella “famosa” terza serata del Festival di Sanremo, giovedì 4 marzo, dedicata alle cover.

Per scrivere “Bianca Luce Nera”, il brano in gara al Festival, racconta Mirco Mariani – come lo definisce la sua produttrice “quel genio che porta il liscio fuori di sé” – <<sono partito dalla musica: un ritmo che spinge, il mellotron che detta la sinfonia, il clarinetto in DO che entra con decisione. È una canzone sul Desiderio, su quello che accade quando due persone si desiderano, il desiderio fa paura. Mentre lei fugge, lui la insegue; quando lui vorrebbe liberarsene, lei lo riporta a sé come una calamita. È un labirinto in cui ci si perde, per ritrovarsi in una balera dalla luce intermittente».

Rialza Pacifico, sulla stessa lunghezza d’onda: «Ho scritto pensando a un’ossessione amorosa. A un legame disperato e potente. A un inseguimento. A suo modo è una canzone d’amore, argomento principe delle canzoni sanremesi. Ma questo è un amore sbandato, irragionevole. Fa agire solo d’impulso, fa fare cose da pazzi… I due della canzone li ho immaginati che si pretendono e si rifiutano. Si accollano sia la fatica di odiarsi e fare a pezzi, sia quella di cercarsi e ricomporre».

Ed è forse più facile riconciliarsi, se si sfrutta quella formula magica che nel tempo si è persa, propria della musica da balera: il liscio è altruista, è curativo, accende una luce, avvicina; è antidivismo, subordinato al divertimento, al ballo di coppia, all’abbraccio.

Un progetto tutt’altro che fuori moda, visto i tempi.

<<E’ la musica più vicina al jazz>> – conclude Mariani – << rigorosa, piena di regole, fatta da musicisti di grande livello tecnico. Il liscio va conosciuto, è un abbraccio continuo e in questo momento più che necessario. Questi regali (Sanremo) arrivano, perché nell’aria si vede che ce n’è bisogno. Sentiamo di stare vivendo un momento importante per questa musica e siamo felici di esserne, in qualche maniera, portavoce>>.