Ci sono tre nuovi indagati nell’ambito dell’inchiesta “Angeli e Demoni” della procura di Reggio Emilia, che ha aperto uno squarcio sulle anomalie negli affidamenti di minori nel sistema dei servizi sociali della val d’Enza.
Le tre persone sono accusate di abuso di ufficio e sono finite nell’inchiesta dopo le notizie relative alle consulenze affidate alla psicologa Nadia Bolognini a inizio luglio, dopo l’arresto della professionista – che è anche moglie dello psicoterapeuta Claudio Foti, direttore scientifico della onlus torinese Hansel e Gretel finita al centro della bufera giudiziaria.
La vicenda è stata segnalata con appositi esposti dai consiglieri di Forza Italia di Modena Antonio Platis e Mauro Neri: nel mirino è finito un incarico affidato proprio alla Bolognini dall’Unione dei Comuni Modenesi Area Nord lo scorso 3 luglio, ovvero quando la donna si trovava agli arresti domiciliari già da una settimana in attesa di chiarire le sue eventuali responsabilità.
L’Unione dei Comuni avrebbe affidato alla Bolognini un incarico (tramite una casa famiglia) a 170 euro l’ora, ovvero 35 euro in più rispetto alla tariffa del centro “La Cura” di Bibbiano. Tutto è partito da un accesso agli atti richiesto dagli esponenti di Forza Italia per capire come una minore di Mirandola fosse finita al centro “La Cura” di Bibbiano, in provincia di Reggio.
Nei prossimi giorni è in programma un incontro tra le procure di Reggio e di Modena che coordinano le indagini dei carabinieri.
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