In Emilia-Romagna raggiunta la quota di un milione di identità digitali Spid rilasciate da Lepida

infografica Spid

In Emilia-Romagna hanno raggiunto la quota di un milione le identità digitali Spid complessivamente rilasciate da Lepida, la società in-house della Regione dedicata all’infrastrutturazione digitale. Un’accelerazione importante, se si considera che all’inizio del 2020 le identità Spid rilasciate da Lepida non arrivavano a quota 150.000, mentre all’inizio del 2021 superavano di poco le 500.000 unità.

Un trend al rialzo significativo e costante dovuto da una parte alla svolta normativa che ha visto lo Spid – insieme alla carta d’identità elettronica (Cie) e alla Carta nazionale dei servizi (Cns) – diventare il principale strumento di accesso ai servizi online degli enti locali, dall’altra alla facilità di rilascio grazie alla rete di più di 2.330 sportelli presenti sul territorio, anche in convenzione con diversi enti e associazioni.

Insieme al numero di identità digitali Spid, sta crescendo di pari passo anche l’utilizzo di questo strumento. Sono infatti più di 36 milioni gli accessi ai servizi digitali effettuati in Emilia-Romagna con l’identità digitale LepidaID: l’attività più frequente è l’accesso al fascicolo sanitario elettronico, seguito dai servizi dell’Inps e da PagoPA, l’applicazione per i pagamenti destinati alle pubbliche amministrazioni.

“La nostra Agenda Digitale indica una direzione ben precisa, già dal nome “Data Valley Bene Comune”: una regione dove tutti i servizi sono a portata di ogni cittadino in qualunque momento”, ha sottolineato l’assessora regionale all’Agenda digitale Paola Salomoni: “L’importante diffusione tra gli emiliano-romagnoli dell’identità digitale è un passaggio importante che la Regione ha sostenuto facilitando da una parte l’erogazione, ma soprattutto garantendo che nessuno restasse escluso, grazie alla quantità di lezioni e corsi che vengono offerti sull’uso dell’identità digitale”.