Il consiglio comunale di Reggio ha approvato l’accordo di programma per il nuovo stabilimento Silk-Faw di Gavassa

silk-Faw

Il consiglio comunale di Reggio ha approvato con 25 voti favorevoli (Partito Democratico, +Europa, Immagina Reggio, Reggio È, Lega, Alleanza civica e Forza Italia) e quattro astenuti (Movimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia) la proposta di accordo di programma preliminare per la realizzazione dell’impianto automotive Silk-Faw di Gavassa.

L’accordo, presentato dal vicesindaco Alex Pratissoli, è l’esito del lavoro svolto ad agosto e a settembre dalla Conferenza dei servizi, alla quale hanno partecipato gli enti aventi competenza ambientale e territoriale nonché i firmatari dell’accordo stesso. Il passaggio successivo sarà la pubblicazione – nei 60 giorni successivi all’ok del consiglio comunale – per raccogliere eventuali osservazioni e contributi. La conclusione dell’iter autorizzativo è prevista per il mese di febbraio 2022.

L’accordo di programma, che rappresenta la cornice amministrativa relativa all’investimento strategico sulle auto elettriche, è stato promosso da Regione Emilia-Romagna, Comune e Provincia di Reggio e Silk-Faw. È stato ampliato inoltre all’Università di Modena e Reggio (Unimore), alla Fondazione Its Maker e alla Fondazione per la formazione universitaria a orientamento professionale (Fup) con l’obiettivo di attivare, in accordo con l’azienda, investimenti rilevanti sulla formazione di nuovi tecnici laureati e digital maker in grado di arricchire ulteriormente l’offerta di personale qualificato. Gli ambiti di collaborazione sui quali sono già stati attivati progetti di ricerca sono relativi al powertrain elettrico, alle batterie, alla connettività e all’interfaccia uomo-macchina, nonché all’indotto economico derivante dall’investimento di Silk-Faw sul territorio di area vasta emiliano.

Un altro firmatario dell’accordo è Stu Reggiane che, oltre ad aver affittato gli spazi all’interno del Capannone 18 del Parco Innovazione a Silk-Faw per il trasferimento della sede legale e del quartier generale dell’azienda, si propone, in collaborazione con Fondazione Rei (Reggio Emilia Innovazione) e la stessa Silk-Faw, di sviluppare proprio al Parco Innovazione un incubatore destinato a ricerca e sviluppo in ambito automotive.

Il laboratorio, che avrà una dimensione di circa 700 metri quadrati, per un costo complessivo di 1,3 milioni di euro, di cui la metà a carico di Silk-Faw, si collocherà nel capannone 15C, di fianco all’immobile destinato a ospitare il quarto polo universitario di Unimore sul digitale. Le attività svolte saranno orientate alla ricerca nei settori della propulsione elettrica e a idrogeno, all’incubazione, accelerazione e sviluppo di start-up e più in generale alle attività di open innovation nel settore di riferimento.

Iren Ambiente e Lepida, in partnership con Silk-Faw, si sono impegnate rispettivamente a caratterizzare l’area produttiva di Gavassa come polo integrato dell’economia circolare e a estendere la banda ultralarga al nuovo sito produttivo.


Gli impegni assunti da Silk Faw con l’accordo di programma, invece, si sostanziano nella realizzazione dell’impianto produttivo di Gavassa e nel mantenimento della sua titolarità attraverso un investimento complessivo entro il 2028 di oltre 1,3 miliardi, di cui 500 milioni destinati a ricerca e sviluppo. La joint venture sino-americana ha inoltre assunto l’impegno a garantire determinati livelli occupazionali, impegno che ha portato all’avvio del progetto “Officina dei talenti”: quest’ultimo prevede il finanziamento, da parte di Silk-Faw, di duecento borse di studio in tre anni per studenti in post-dottorato, dedicate alla ricerca di nuove tecnologie e materiali impiegati dall’industria automotive, oltre alla collaborazione con i sistemi regionali di formazione e ricerca per un investimento diffuso sul capitale umano, a beneficio dell’intero sistema economico e produttivo dell’Emilia-Romagna.

L’azienda, infine, si è impegnata alla tutela delle condizioni di lavoro attraverso l’uguaglianza di trattamento tra generi, il rispetto di stringenti standard internazionali su sicurezza e salute sul lavoro, la responsabilità sociale, l’attivazione di percorsi di formazione continua, l’erogazione di servizi di welfare aziendale.