Il partito socialista ha vinto le elezioni in Spagna. Il Psoe guidato da Pedro Sanchez esce dalle urne come primo partito e segna anche una certa distanza dal Partido Popular che dimezza i seggi e registra un tracollo storico. E di storico c’è anche l’ingresso in parlamento dell’estrema destra con Vox che ottiene 24 seggi.
“Ha vinto il futuro e ha perso il passato”, ha detto il leader socialista nel suo primo discorso dopo la vittoria elettorale. Sánchez ha sottolineato che la Spagna ha una democrazia solida e che il voto ha inviato tre chiari messaggi: no alla reazione e alla rivoluzione, ma guardare al futuro; si può vincere contro l’autoritarismo e l’estremismo; gli elettori vogliono che il Psoe governi. Il premier uscente ha poi aggiunto che il nuovo esecutivo ha davanti tre obiettivi: impegnarsi per la giustizia sociale; tutelare la convivenza senza scontri territoriali; lottare contro la corruzione. Sánchez ha assicurato che il nuovo governo sarà il governo di tutti gli spagnoli e che tenderà la mano a tutti, ma all’interno della Costituzione. “Questa è l’unica condizione -ha rimarcato-: il rispetto della Costituzione”. Infine, il leader socialista ha garantito che il nuovo governo sarà filo-europeo e si impegnerà per rafforzare l’Europa e non per denigrarla. Dall’Italia Salvini saluta l’affermazione di Vox: “Un bel voto di cambiamento”, per Zingaretti la vittoria del Psoe apre “speranza per l’Europa”.
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