Andrea e Giacomo Muccioli – figli di Vincenzo Muccioli, fondatore della comunità di San Patrignano – hanno querelato per diffamazione aggravata la piattaforma di streaming Netflix, che a fine 2020 ha reso disponibile per la visione online il documentario “SanPa. Luci e tenebre a San Patrignano”, centrato sulla storia della comunità di recupero per tossicodipendenti e sulla figura del suo carismatico leader.
Secondo i figli di Muccioli, assistiti dall’avvocato Alessandro Catrani, la docuserie avrebbe realizzato una “ricostruzione distorta” della storia della comunità romagnola e del suo fondatore, offendendo così la memoria del padre: nel mirino della querela, in particolare, sarebbero finite le allusioni sulla presunta omosessualità di Vincenzo Muccioli e sulle cause della sua morte, mai chiarite del tutto ma che il documentario di Netflix avrebbe ricondotto alle conseguenze dell’Aids, lo stadio clinico avanzato dell’infezione da virus Hiv.
Già a pochi giorni dalla pubblicazione su Netflix la comunità di San Patrignano si era subito “formalmente e completamente” dissociata dalla docu-serie, definendo il racconto come “unilaterale, sommario e parziale”, con una narrazione considerata focalizzata in prevalenza su “testimonianze di detrattori” della comunità stessa.
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