Con l’avanzare della campagna elettorale, non accenna a diminuire lo scontro tra le varie anime del centrosinistra: "Se Renzi ha detto che bisogna turarsi il naso per votare Pd – ha attaccato il leader di Liberi e Uguali Pietro Grasso – non c’è dubbio che anche Romano Prodi si dovrà turare il naso a Bologna per votare Casini e non Errani. Questo è il risultato di una legge elettorale voluta da Renzi, Berlusconi e Salvini".
L’affondo del presidente del Senato è arrivato a margine di un incontro elettorale a Bologna e all’indomani dell’endorsement pubblico dell’ex presidente del consiglio Prodi al premier Gentiloni e alla lista Insieme, una delle quattro che compongono la coalizione di centrosinistra guidata dal Partito Democratico in vista delle elezioni politiche del 4 marzo.
Secondo Grasso "con questa pessima legge elettorale chiunque sostiene la lista Insieme o la lista Bonino non fa che votare Renzi e quindi il governo di Renzi con Berlusconi". Non è mancato poi un attacco diretto allo stesso premier Gentiloni: "Non dimentichiamo che Gentiloni è quello che ha posto tre fiducie alla Camera e cinque al Senato per approvare una legge elettorale truffa, perché come abbiamo visto si dà un voto a una lista e si eleggono altri di un altra lista".
Il candidato premier di LeU, poi, ha ripreso l’appello lanciato domenica 18 febbraio dalla presidente della Camera Laura Boldrini: "Condanniamo qualsiasi violenza, sotto il profilo del fascismo e del razzismo. Quindi condivido la posizione della presidente Boldrini che condanna tutte quelle manifestazioni che possano essere valutate come una ricostituzione del partito fascista. E condivido l’invito a sciogliere eventuali formazioni o associazioni di questo tipo".
Sulla scuola, invece, il pensiero è netto: "Dobbiamo riportare i ragazzi a scuola, proponiamo che l’obbligo cresca dall’ultimo anno della scuola dell’infanzia fino all’ultimo anno delle superiori. Ai più grandi non dovranno più essere offerti questi mezzi tirocini dell’alternanza scuola-lavoro: quello è un altro pezzo da smontare", ha sottolineato Grasso, ribadendo l’intenzione di Liberi e Uguali di "rimettere le mani sulla Buona Scuola: raramente una riforma è stata così contestata, ha scontentato tutti. Ci sono ancora 83 mila precari e la presunta managerialità della scuola è stata un flop in tutta Italia. Speriamo di metterci un altro aggettivo alla scuola, magari Ottima".
Ultimi commenti
Beh scusate, il divieto l'avete scritto solamente con le lingue che non conosceva. Potevate aggiungere il foggiano o almeno il pugliese.....
Va lodato l'impegno del Terzo Polo, particolarmente importante e lodevole, soprattutto se paragonato al sostanziale silenzio degli altri partiti, probabilmente attenti a non
secondo me non hanno capito cos'è una stazione e a cosa serve...