Grandine, Emilia valuta lo stato d’emergenza

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L’Agenzia di Protezione civile della Regione Emilia-Romagna ha attivato le procedure per effettuare una ricognizione dei danni subiti dai beni immobili pubblici e privati durante l’ondata di maltempo e grandine che lunedì 26 luglio ha colpito il territorio emiliano-romagnolo in diverse province, in particolare quelle di Parma e Reggio.

Oltre alla conta dei danni è già stato avviato il dialogo con il governo e con il dipartimento nazionale di Protezione civile per appurare se ci siano gli estremi per richiedere lo stato d’emergenza nazionale, anche in raccordo con le Regioni confinanti colpite dallo stesso evento atmosferico.

“Ci siamo attivati immediatamente – ha spiegato il presidente della Regione Stefano Bonaccini – per poter sostenere concretamente chi ha subito danni e disagi. C’è bisogno di risposte adeguate e tempestive, e noi stiamo lavorando per questo. Eventi di questo tipo, purtroppo ricorrenti, confermano che la sfida imposta dal cambiamento climatico richiede sempre più strategie capaci di prevenire o perlomeno ridurre le pesanti conseguenze per comunità, cittadini, famiglie e imprese. Un impegno che siamo pronti a sostenere con le nostre forze: la Regione farà la sua parte, cercando di risarcire ogni danno subito, seguendo procedure già sperimentate qui per la prima volta per la copertura anche dei danni non coperti dai fondi statali”.

“Siamo vicini ai territori colpiti da un evento intenso e puntiforme”, ha aggiunto l’assessora regionale alla Protezione civile Irene Priolo: “Per questo faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per dare delle risposte concrete. Sul patrimonio pubblico interverremo anche con risorse regionali, se fosse necessario: a una prima ricognizione risulterebbero danni per circa un milione di euro”.

Il maltempo ha colpito con violenza anche diverse strutture agricole, e molti raccolti sono stati danneggiati. Per questo la Regione ha attivato la procedura di ricognizione, ricordando inoltre che è sempre attiva la piattaforma regionale attraverso la quale imprese e associazioni degli agricoltori possono inviare le segnalazioni di eventuali danni subiti.

“Ci stiamo già attivando per fare la richiesta di calamità naturale al Ministero delle politiche agricole”, ha precisato l’assessore regionale all’agricoltura Alessio Mammi: “Faremo tutto il possibile per venire incontro alle necessità di chi, in poco più di un’ora, ha subìto pesanti devastazioni al proprio raccolto. La Regione è pronta a fare la sua parte, come già sta avvenendo, per cercare di tutelare le produzioni agricole dagli effetti di questa tropicalizzazione del clima. Serve però un intervento efficace e tempestivo anche da parte delle istituzioni nazionali per garantire sicurezza e tutela ai produttori, già colpiti dalle fitopatie e dalle gelate tardive. L’ortofrutta rappresenta un asset strategico irrinunciabile per l’Emilia-Romagna e per il Paese”.