Prima ha giudicato la ‘ndrangheta, e ora tocca a Oscar Wilde. Il giudice Francesco Maria Caruso veste i panni dell’attore, e nella stessa aula bunker del tribunale, luogo nel quale solo pochi giorni fa il togato ha comminato pene per 1200 anni di carcere, per il processo Aemilia relativo alle infiltrazioni mafiose in regione, interpreterà se stesso per giudicare questa volta lo scrittore irlandese Oscar Wilde messo sotto accusa lo scrittore e drammaturgo irlandese Oscar Wilde.
Un dibattimento di appello a distanza di 123 anni per capire se la pena comminata al drammaturgo nel 1895, due anni di lavori forzati, potesse essere evitata. Così l’ex presidente del tribunale di Reggio adesso al vertice di quello bolognese, il prossimo 27 di novembre parteciperà all’iniziativa organizzata dalla Fondazione Giustizia reggiana e che ha per titolo: “Il coraggio delle proprie idee”.
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