Giornate del Fai, i luoghi aperti nel weekend in Emilia-Romagna

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Sabato 26 e domenica 27 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città saranno visitabili a contributo libero, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni (elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione consultabili su www.giornatefai.it; per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, è consigliata la prenotazione online perché garantisce l’accesso alla visita).

Le Giornate FAI quest’anno compiono “trenta primavere”: dal 1993 a oggi, 14.090 luoghi di storia, arte e natura aperti in tutta Italia, visitati da oltre 11.600.000 di cittadini, grazie a 145.500 volontari e 330.000 studenti “Apprendisti Ciceroni”. Un traguardo esaltante, che tuttavia non potrà essere solo una festa. Nel pieno di una guerra che segna tragicamente la storia europea, non è il momento di festeggiare, né di invitare gli italiani a distrarsi nel puro godimento delle meraviglie del nostro Paese, ma piuttosto a concentrarsi sul significato e sul ruolo del patrimonio culturale che riflette la nostra identità, testimonia la nostra storia e rinsalda i valori del vivere civile. In cos’altro si incarna, del resto, l’identità di un popolo se non nella sua storia, nella cultura e nella tradizione? I monumenti, il paesaggio, le opere d’arte raccontano chi siamo a chi non ci conosce e alle generazioni presenti e future: il patrimonio culturale è come il patrimonio genetico di un popolo, che conserva a perenne memoria un codice di esperienze e valori condivisi su cui si fonda la nostra umanità.

Mai come quest’anno, allora, le Giornate FAI mostrano il loro più autentico spirito civico ed educativo, che è nella missione del FAI: visitare gli oltre 700 luoghi eccezionalmente aperti dai volontari del FAI sarà l’occasione per conoscere la nostra storia e riflettere su quanto può insegnarci per affrontare il presente e il futuro, perché ciò che siamo e che abbiamo non sia dato per scontato, ma sia compreso e apprezzato come esito di lunghi e talvolta drammatici trascorsi che ci accomunano come italiani, europei, e con l’umanità tutta. Proteggere, conservare e valorizzare il patrimonio culturale, aprendolo al pubblico e invitando tutti gli italiani a conoscerlo e frequentarlo: questa è la missione del FAI, che proprio in questi tempi bui, in queste Giornate FAI, trova un senso ancor più profondo e una funzione ancor più necessaria e urgente.

Il FAI, come istituzione della Repubblica, ha scelto di esprimere in maniera esplicita la vicinanza e la solidarietà con il popolo ucraino esponendo i colori della sua bandiera in tutta la comunicazione e nei Beni, ma la Fondazione vuole dare un contributo concreto e perciò si impegna oggi formalmente a finanziare il recupero di un’opera d’arte del patrimonio culturale ucraino che sarà individuato non appena cesserà la guerra e sarà avviata la ricostruzione del Paese.

Chi deciderà di prendere parte alle Giornate FAI potrà offrire un contributo per sostenere la Fondazione. Ai partecipanti verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro e la donazione online su www.giornatefai.it consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita; per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, la prenotazione online è consigliata per garantirsi l’accesso alla visita. Chi lo vorrà, potrà sostenere ulteriormente il FAI con contributi di importo maggiore oppure con l’iscrizione annuale, sottoscrivibile online o in piazza in occasione dell’evento (box in fondo per dettagli).

Un weekend per riconnetterci alla storia e alla cultura dell’Italia, che permetterà ai visitatori di sentirsi parte dei territori in cui vivono e di cui spesso non conoscono appieno la bellezza e il valore. Verranno aperti ville e palazzi storici, aree archeologiche, chiese di grande valore architettonico o storico-artistico, esempi di archeologia industriale, castelli, biblioteche, collezioni d’arte e musei. Non mancheranno itinerari nei borghi alla scoperta di angoli meno noti del paesaggio italiano, dove si conservano tesori nascosti e si tramandano antiche tradizioni, e visite didattiche in parchi urbani, orti botanici, giardini storici e cortili, che nascono dall’impegno messo in campo dalla Fondazione per la diffusione di una più ampia “cultura della natura”.

Le Delegazioni e i Gruppi FAI dell’Emilia-Romagna propongono 53 aperture in tutta la regione.
Tra queste (elenco completo al link riportato più in basso):

BOLOGNA
Palazzo Arcivescovile
Apertura sabato 26 marzo, dalle ore 10 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18. Ingresso riservato agli iscritti FAI
Il Palazzo Arcivescovile di Bologna sorge nel cuore della città di Bologna alle spalle della Cattedrale di San Pietro, insieme alla quale rappresenta il risultato di una stratificazione artistica e architettonica di grande importanza nella storia di Bologna. Il nucleo principale del Palazzo fu costruito verso il 1577, anche se la sua architettura complessiva racchiude una stratificazione secolare che dal periodo medievale conduce al decoro ottocentesco. Affaccia all’interno di una corte lungo il cui perimetro si raccoglie il complesso per intero e si eleva l’abside della Cattedrale Metropolitana di Bologna.

Una delle caratteristiche architettoniche di questo edificio è di avere, diversamente dalle residenze nobiliari cittadine, il fronte principale non prospettante la via pubblica ma un interno ove campeggia l’iscrizione “Dilige Decorem Domus Tuae”, a sottolineare la dignità e l’ordine appropriati alla residenza del vescovo, così come fu concepita dal cardinale Gabriele Paleotti che alla fine del Cinquecento diede all’edificio la complessiva struttura odierna. Quella delle Giornate FAI rappresenta una visita di particolare eccezionalità, con l’apertura di ambienti solitamente non accessibili al pubblico e riservati a funzioni peculiari della vita della Diocesi di Bologna.
Palazzo Bonasoni
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 18
Cresciuto su preesistenze trecentesche come molti palazzi signorili della città, al periodo di proprietà della famiglia Bonasoni (1556) si devono gli interventi architettonici più rilevanti che rendono l’edificio un importante esempio del Cinquecento bolognese. Infatti, proprio sotto il periodo di proprietà della famiglia Bonasoni vi è l’intervento di Antonio Morandi detto il Terribilia, protagonista dell’edilizia nobiliare bolognese dell’epoca. Oggi il Palazzo ospita, quale sede istituzionale, il Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna e non è aperto al pubblico se non in relazione alle attività dell’Ente. La visita durante le Giornate FAI di Primavera consentirà di riscoprire questo gioiello attraverso una contestualizzazione storica dell’area urbana di via Galliera, in cui il bene si inserisce, per poi approfondire la scoperta dell’edificio con il cortile principale e gli spazi di rappresentanza del piano nobile.

Sede storica Cassa di Risparmio di Bologna
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 17.30
Il Palazzo della Cassa di Risparmio di Bologna ospita ancora oggi una banca e ha dunque mantenuto – per alcuni aspetti – l’originale funzione, sebbene non rappresenti più un fulcro istituzionale delle vita civile cittadina come accadeva nei periodi immediatamente successivi alla sua costruzione. Il bene è solitamente aperto al pubblico per le sole finalità legate all’attività della banca che vi ha sede e non sono in ogni caso generalmente accessibili gli spazi di rappresentanza posti al primo piano. Per tale ragione la visita in occasione delle Giornate FAI, partendo da un inquadramento storico del palazzo, porterà il pubblico alla scoperta degli spazi più importanti: il portico presente sulla facciata esterna, con i grandi lampadari in metallo, lo scalone monumentale decorato con ornamenti in marmo degli artisti Marzocchi, Vespignani e Galassi, e ancora, al primo piano, il grande loggiato e la Sala delle Assemblee, chiamata Sala dei Cento, dove sono incisi i nomi dei grandi soci della Cassa e dei personaggi illustri legali alla sua storia e che presenta un apparato decorativo a opera di Luigi Samoggia.

OZZANO DELL’EMILIA (BO)

Villa Angelica
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 18
Villa Majara, meglio conosciuta come Villa Angelica, è stata realizzata per Giuseppe e Luigi Majara, tra il 1843 e il 1844 e presenta lo schema planimetrico a loggia passante tipico della tradizione che caratterizzava le ville della campagna bolognese, centri della vita rurale e punti di riferimento nel territorio. Durante le Giornate FAI sarà eccezionalmente possibile visitare questo prestigioso edificio in stile neoclassico, che intorno al 1877 risultava di proprietà del ministro Marco Minghetti, le sue sale interne affrescate e il giardino, e sarà anche possibile conoscere l’affascinante storia dell’erboristeria che affonda le proprie radici nell’antichità, le erbe e le loro proprietà benefiche e i loro veleni. La Villa appartiene dal 1980 alla famiglia Gualandi, che si è occupata del restauro, riportando il complesso all’antico splendore e insediandovi un noto istituto erboristico. L’armonia e la naturalezza dell’ambiente circostante sono diventati filosofia stessa dell’istituto, l’antica e complessa scienza delle piante officinali si incontra in questo luogo con l’innovazione e la ricerca scientifica.

PARMA
Parco della Musica e Auditorium Paganini progettato da Renzo Piano
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 9.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30
Nel solco delle celebrazioni dei 150 anni dalla nascita di Toscanini, a Parma si potrà visitare l’Auditorium Paganini, progettato da Renzo Piano e inaugurato nel 2011 e situato nel parco urbano che ha ospitato lo storico stabilimento dello zuccherificio Eridania dal 1899 al 1968. In questo giardino, Piano ha colto l’impatto dei muri perimetrali dell’ex officina, utilizzando lo schema distributivo dello stabilimento per la creazione della sala della musica e per quella delle prove, per gli spazi di servizio e per gli impianti tecnici. La platea ospita 780 posti e a fare da sfondo al palcoscenico sono i cedri del Libano, le querce e i platani del parco. L’architetto ha reinventato infatti gli spazi creando un cannocchiale visivo che elimina i confini tra spazio artificiale e ambiente naturale, suggestione che anima l’intero progetto.

Antica Farmacia San Filippo Neri e Oratorio San Tiburzio
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 17.30
Situata all’interno di Palazzo San Tiburzio, antica sede della Congregazione della Carità, l’Antica Farmacia venne fondata nei primi anni del Cinquecento dal frate francescano minore Francesco De Meda, per diventare nel tempo punto di riferimento per giovani madri senza mezzi, carcerati e famiglie indigenti cui garantiva sostegno economico e assistenza sanitaria. Il servizio di farmacia rimase in funzione fino agli Sessanta, fornendo medicinali gratuiti prima dell’avvento del sistema sanitario nazionale. Nei suoi locali sono ancora presenti gli antichi armadi e i banchi, gli alambicchi, le provette, le ampolle e gli imbuti in vetro soffiato; vi si trovano vasi per ingredienti e farmaci, alcuni dei quali ancora pieni, compreso un misterioso “sangue di drago”. Oltre ai ricettari, sono presenti i registri compilati dalla Congregazione con l’elenco degli affiliati e dei medici che curavano i poveri. Durante le Giornate FAI di Primavera si visiterà anche l’Oratorio San Tiburzio, prezioso edificio di culto, confiscato all’inizio dell’Ottocento da Napoleone Bonaparte e in seguito venduto e trasformato in stalla per cavalli. Fu la stessa Congregazione di San Filippo Neri ad acquistarlo nel 1875 e a restituirlo al culto per alcuni decenni. Oggi l’Antica farmacia e l’Oratorio fanno parte dell’Azienda Servizi alla Persona del Comune di Parma, istituzione erede di questa importante tradizione.

FERRARA
Palazzo Costabili detto di Ludovico il Moro
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18
Palazzo Costabili è uno dei musei al centro del progetto “100 opere tornano a casa” lanciato dal Ministero della Cultura, che prevede la collocazione di opere d’arte conservate nei depositi di importanti musei italiani, in altri musei, che per “assonanza” ne diventano temporanei “contenitori”. L’edificio, sede del Museo Archeologico Nazionale, è stato scelto per accogliere tre opere del Garofalo: La Crocefissione della Vergine, la Maddalena e i Santi Evangelisti e Vito, proveniente dalla Pinacoteca di Brera di Milano; Noli me tangere, proveniente da Galleria Borghese – Roma e la Pesca Miracolosa, sempre proveniente dalla stessa Galleria. Il legame con il luogo è ovvio, la presenza del Garofalo nel palazzo e il suggestivo dipinto della Sala del Tesoro. Le opere, che durante le Giornate FAI si potranno vedere in anteprima e non nello loro collocazione finale, saranno esposte nella Sala del Tesoro non appena saranno eseguiti i lavori impiantistici e di allestimento idonei a riceverle. L’apertura prevede la visita alla Sala del Tesoro, alle salette del piano terra, la visita alle tele esposte temporaneamente in altre sale del museo e il racconto delle vicende storiche, architettoniche e artistiche del Palazzo.

CENTO (FE), FRAZ. RENAZZO
Casa Rurale – Museo della Partecipanza
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18
La Casa Rurale – Museo della Partecipanza, è un complesso di tre edifici sito nella campagna renazzese e costituisce un classico esempio di casa contadina del territorio centese. A seguito di un periodo di abbandono, nel 2004 il complesso è stato interessato da un progetto di recupero e di rifunzionalizzazione a destinazione amministrativo-museale; dopo il terremoto dell’Emilia Romagna del 2012, è stato necessario consolidare e restaurare nuovamente il complesso, particolarmente colpito dal sisma, e quindi l’ultimo intervento che lo ha coinvolto risale al 2014, anno a partire dal quale è costantemente attivo. La visita alla Casa Rurale di Renazzo, grazie alla sua destinazione a Museo della storia e della cultura del territorio, permette di fare un tuffo nel passato e di immergersi nelle abitudini e nelle tradizioni della vita contadina centese. La visita in occasione delle Giornate FAI comprende l’accesso ad alcune sale normalmente chiuse al pubblico perché destinate agli incontri istituzionali della Partecipanza Agraria di Cento.

RAVENNA
Le memorie dell’antica società di pescatori della Casa Matha
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 14.30 alle 18
In occasione delle Giornate FAI, all’interno dell’edificio novecentesco sede della Casa Matha, antichissimo sodalizio di pescatori, verranno illustrate le storiche lapidi che ricostruiscono le vicende della Società dei pescatori ravennati, e l’Aula Magna affrescata da Enrico Piazza nel primo Novecento. Verranno poi eccezionalmente mostrati nelle sale di riunione della Società, assieme a importanti cimeli storici quali il cinquecentesco piatto “elemosiniere” e le settecentesche “urne a bussola” per le votazioni, alcuni straordinari documenti dell’Archivio, primo fra tutti il preziosissimo Cartolare della Casa Matha, (XIV- XVIII sec.) contenente gli statuti dell’Ordine, a partire dal più antico datato 1304, ricco di notizie sulla normativa del mercato del pesce e la matricola dei soci. Saranno inoltre presentati alcuni Libri contabili (XVIII-XIX sec.) con le mappature dell’antica pescheria, gli originali manoscritti della Storia della Casa Matha di Camillo Spreti, archivi fotografici.

SANTA SOFIA (FC)
Palazzo Mortani Giorgi
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 17.30
Palazzo Mortani Giorgi è un’interessante residenza nobiliare e una delle emergenze architettoniche più prestigiose a Santa Sofia. Raccontarne le vicende edilizie e restituire memoria e conoscenza della storia delle famiglie che lo fecero edificare e lo abitarono – i Mortani prima, i Giorgi di seguito – significa ripercorrere la storia della cittadina dell’alta vallata del Bidente, le sue trasformazioni dal punto di vista urbanistico, artistico, culturale ed economico. In occasione delle Giornate FAI verrà offerta al pubblico l’occasione di visitare le belle sale al piano terreno, dove oggi ha sede un istituto bancario, e gli ambienti al piano nobile che in anni recenti, fra il 2010 e il 2012, hanno ospitato la Sala consiliare e alcuni uffici amministrativi durante i lavori di manutenzione straordinaria di Palazzo Crisolini-Malatesta, sede del Comune di Santa Sofia.

CARPI (MO)
Campo di Fossoli
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 17
Nella primavera del 1942, il Regio Genio militare individua nella campagna di Fossoli, a nord di Carpi, l’area dove impiantare un campo per prigionieri di guerra che dal dicembre 1943 ai primi di agosto 1944 diventerà il luogo nazionale della deportazione dall’Italia. L’estensione del Campo al termine della sua costruzione è di 15 ettari distinti in due aree: il Campo vecchio (9 ettari), demolito nel 1946, e il Campo nuovo (6 ettari), oggi ancora visibile, che occupa l’area compresa tra il canale della Francesa e via Remesina, diviso a sua volta nei due settori delle guardie e dei prigionieri, occupati nella prima fase da circa 200 tende, successivamente sostituite da una trentina di baracche in muratura. I visitatori avranno la possibilità di vedere anche l’importante cantiere che da circa un anno interessa il Campo, volto al recupero e alla messa in sicurezza di tutte le baracche e alla sistemazione delle infrastrutture (percorsi, illuminazione e rete idrica).

CASTELL’ARQUATO (PC)
Torrione del Duca
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 18
Imponente struttura fortificata che sorge all’ingresso del borgo, fatta erigere tra il 1527 e il 1535 da Bosio II Sforza di Santa Fiora e interrotto alla sua morte, il Torrione fu completato nella seconda metà del Cinquecento, probabilmente da Sforza Sforza che tenne la signoria del Castello per un trentennio (1545–1575), dando prova di grande operosità e di vivo interessamento e partecipazione diretta alle vicende militari. La costruzione avvenuta in due tempi risulta evidente nelle caratteristiche architettoniche militari medioevali e in quelle rinascimentali. Durante la visita sarà possibile accedere a tutti i livelli interni, grandi sale dal sapore cinquecentesco collegate da una scala a chiocciola ricavata nello spessore della muratura, una piccola grande opera di ingegneria che potrà essere percorsa fino in cima dove si apre uno spettacolare camminamento con panorama sulla valle e sul borgo. Il torrione non è normalmente visitabile e sarà aperto grazie alla collaborazione con l’associazione Gens Innominabilis che ne cura la conservazione e valorizzazione con grande passione.
Palazzo del Duca
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Ingresso riservato agli iscritti FAI
Palazzo del Duca sorge di fronte al Torrione ed è stata la dimora degli Sforza di Santa Fiora, signori del borgo. Le origini dell’edificio risalgono al Medioevo, come attesta la magnifica fontana sottostante del 1292, ma si contano diversi rimaneggiamenti e modifiche operate dal Quattrocento. La visita, arricchita da elementi storici e interessanti aneddoti, permetterà di scoprire un palazzo privato normalmente non accessibile e mai aperto al pubblico: dal giardino si percorrerà lo scalone per giungere al piano nobile dove sono ancora conservati i soffitti in legno tipici delle strutture medievali e una straordinaria volta cinquecentesca decorata con motivi a grottesche.

CASTELVETRO PIACENTINO (PC)
Villa Belli Pedroni
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30
La costruzione di questa elegante residenza si fa risalire alla seconda metà dell’Ottocento. Fu fatta edificare dal notaio e cavalier Alessandro Belli, volontario garibaldino nella Terza Guerra d’Indipendenza, e dalla moglie Clementina Croci; infatti questa dimora è conosciuta anche con il nome di Villa Clementina. La villa ha un’impronta neoclassica ed è caratterizzata da un’estrema semplicità. All’androne passante del piano terreno, affrescato con motivi naturalistici e antiche rovine, sul quale affacciano quattro ambienti, corrisponde il salone al piano nobile, che prospetta sul piccolo balcone aperto sull’ingresso principale. Di competenza della villa sono anche il giardino, un tempo percorso da viottoli inghiaiati e ancora oggi arricchito dalla presenza di numerosi alberi ad alto fusto e arbusti da fiore, e i rustici, sul retro dell’abitazione. Durante le Giornate FAI saranno aperte al pubblico le stanze del piano terra della villa, normalmente non accessibili, ricche di storia e curiosi aneddoti che si legano anche alla figura di Garibaldi, al suo passaggio nel piacentino e quindi alla storia d’Italia di metà Ottocento. Sarà inoltre possibile raggiungere da qui la seconda apertura proposta a Castelvetro Piacentino, il Palazzo Comunale, usufruendo di un servizio navetta in corriera d’epoca (fino a esaurimento posti disponibili).

VIANO (RE)
Tenuta agricola “Il Cavazzone”
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30
L’apertura durante le Giornate FAI svelerà, attraverso un percorso suggestivo tra cultura e natura, la storica tenuta agricola del “Cavazzone”, costruita dal barone Raimondo Franchetti alla fine dell’Ottocento, poi acquistata da Eugenio Terrachini nel 1919 e oggi condotta dalla nipote Mariacarla e dai suoi quattro figli. Il Belvedere, leggiadra costruzione in ferro, simbolo della proprietà e dell’architettura dei nuovi materiali del Novecento, gli chalet in stile nordico dal sapore art nouveau, la grande corte rurale con la straordinaria acetaia e l’originale ghiacciaia, i fabbricati accessori dove gli attrezzi agricoli utilizzati fin dai primi anni di attività dell’azienda sono custoditi ed esposti con sapienza, l’asilo per i bambini delle famiglie dei coloni, le stalle, i sentieri nel bosco con i cannocchiali sui gessi messianici di Borzano e le salse di Regnano, saranno visibili al pubblico per restituire il ricordo di una quotidianità vissuta nel piccolo borgo reggiano da fine Ottocento fino ai giorni nostri.

MONDAINO (RN)
Antica fabbrica di fisarmoniche Fratelli Galanti
Apertura sabato 26, dalle ore 15 alle 17.30, e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30
Iniziata nel dicembre del 1929, l’antica fabbrica di fisarmoniche dei Fratelli Galanti rappresenta un interessante esempio di archeologia industriale, essendo tra i primi edifici di questo genere realizzati in cemento armato a livello nazionale. Molto probabilmente progettata dall’ing. Valentino Galanti, durante le visite proposte in occasione delle Giornate FAI ne verranno illustrate le particolarità architettoniche e si racconteranno anche le storie di chi ha lavorato per costruire strumenti inimitabili e di come questi siano entrati nella leggenda conquistando l’America e il mondo musicale. Le fisarmoniche Galanti ebbero una continua evoluzione fino all’invenzione, nel 1955, di un dispositivo che permetteva di suonare i bassi liberamente, seguendo la creatività del musicista. L’attuale azienda Viscount rappresenta oggi in Europa, un esempio inusuale di centro ricerche e produzione di strumenti musicali quali organi liturgici, tastiere e strumenti audio e divenendo pressoché unica nel patrimonio di tecnologie audio sia in dominio analogico che digitale.

Elenco completo dei luoghi aperti, modalità di partecipazione e prenotazioni su:

https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-di-primavera/i-luoghi-aperti/?regione=EMILIA%20ROMAGNA

Si raccomanda caldamente di controllare sul sito
gli orari di apertura ED EVENTUALI MODIFICHE DI PROGRAMMA prima della visita
e se è necessaria la prenotazione

Le Giornate FAI di Primavera si inquadrano nell’ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale (Art 143, c 3, lett a), DPR 917/86 e art 2, c 2, D Lgs 460/97). A coloro che decideranno di partecipare verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro, utile a sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. La donazione online consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita. Per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, la prenotazione online è consigliata perché garantisce l’accesso alla visita.
Sarà inoltre possibile sostenere ulteriormente la Fondazione con contributi di importo maggiore oppure con l’iscrizione annuale, online o in piazza in occasione dell’evento, un gesto concreto in difesa del patrimonio d’arte e natura italiano che permette di godere di vantaggi dedicati. In occasione delle Giornate di Primavera, gli iscritti FAI potranno beneficiare di aperture e visite straordinarie in molte città e altre agevolazioni e iniziative speciali.
Le visite si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19 vigenti, l’accesso è consentito alle sole persone in possesso di Green Pass Rafforzato ed è obbligatorio l’utilizzo di mascherine FFP2. Il Green Pass non è obbligatorio per i bambini al di sotto dei 12 anni e per i soggetti esenti in base a idonea certificazione medica.

Le Giornate FAI di Primavera chiudono la Settimana Rai di sensibilizzazione dedicata ai beni culturali in collaborazione con il FAI. Dal 21 al 27 marzo, come ormai da oltre 10 anni, la Rai sarà infatti in prima linea al fianco del FAI con tutti i canali radiofonici e televisivi e attraverso RaiPlay per creare un racconto corale che metterà al centro la bellezza e la sostenibilità del nostro patrimonio artistico e paesaggistico.  Rai è Main Media Partner del FAI per sensibilizzare tutti gli italiani alla cura e valorizzazione del nostro Paese e supporta in particolare le Giornate FAI di Primavera 2022, anche attraverso la collaborazione di Rai per il Sociale.

Le Giornate FAI di Primavera 2022 sono possibili grazie al prezioso contributo di importanti aziende illuminate:
Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI e Partner degli eventi istituzionali, da undici anni prezioso sostenitore dell’iniziativa presente con il suo Parco Sorgenti di Riardo (CE) nella lista dei luoghi visitabili e impegnata insieme alla Fondazione in importanti attività di sensibilizzazione sul corretto riciclo del materiale plastico.
Fineco, una delle più importanti realtà FinTech in Europa e fra le principali reti di consulenza in Italia, crede fermamente che la cura e il valore del patrimonio artistico e culturale siano un asset strategico per lo sviluppo del Paese e per questo è il prestigioso Main Sponsor dell’evento.
Un grazie particolare a Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine, costituita da Leonardo nel 2018 per promuovere la cultura industriale e valorizzare il proprio patrimonio museale che quest’anno, in occasione dell’evento, apre al pubblico anche il Museo del Centro Spaziale del Fucino – Telespazio e il Museo WASS di Livorno; a Edison, azienda storicamente vicina al FAI, da sempre impegnata nel miglioramento del profilo di sostenibilità ambientale dei luoghi e dei beni di interesse culturale e sociale del nostro Paese, presente in questa edizione anche con l’apertura delle Centrali Idroelettriche “Carlo Esterle” e “Angelo Bertini” (MB) e lo storico Palazzo Edison di Milano.
Si ringrazia inoltre DHL Express Italy, che riconferma il suo contributo all’iniziativa in qualità di Logistic Partner.

Le Giornate FAI di Primavera hanno ricevuto la Targa del Presidente della Repubblica e si svolgono con il Patrocinio del Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero della Cultura, di Regione Emilia-Romagna, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane.
Si ringrazia per la collaborazione la Commissione europea, da alcuni anni partner delle Giornate FAI attraverso l’Ufficio di Rappresentanza a Milano, con la quale verranno proposte aperture speciali a tema europeo.

Grazie di cuore alle 131 Delegazioni, 109 Gruppi FAI, 98 Gruppi FAI Giovani e 7 Gruppi FAI Ponte tra culture, e a tutti i volontari attivi in Italia. Ad affiancarli ci saranno gli Apprendisti Ciceroni, studenti che desiderano attuare con i propri docenti un’esperienza sul campo come percorso formativo per le competenze trasversali e l’orientamento, o che hanno scelto autonomamente di mettersi in gioco per vivere un’esperienza di cittadinanza attiva coinvolgente e memorabile.

Un ringraziamento particolare per il generoso sostegno alla buona riuscita della manifestazione all’Arma dei Carabinieri per il contributo alla sicurezza dell’evento e alla Croce Rossa Italiana per una partnership ormai consolidata negli anni, a prezioso supporto in questo periodo di emergenza sanitaria.

Grazie al Fondo Edifici di Culto, amministrato dal Ministero dell’Interno, per averci concesso le aperture della Chiesa di S. Ignazio all’Olivella e dell’Oratorio di S. Filippo Neri a Palermo.

Ringraziamo infine in modo speciale i proprietari delle centinaia di luoghi aperti in aggiunta ai nostri Beni e le amministrazioni comunali che hanno accolto questa iniziativa.