Festival Aperto: Her-on, dialogo solitario sul diventare adulti

Her-on A3

Il Festival Aperto accoglie domenica 22 settembre, alle ore 18.00, al Teatro Cavallerizza, Her-on, lo spettacolo di Spattini /Pellacchi – Balletto Civile, vincitore del Premio della Critica di Direction Under 30 edizione 2019, concorso dedicato alla scena teatrale nazionale under 30, a cura del Teatro Sociale di Gualtieri con Fondazione I Teatri Reggio Emilia. Her-on (heron in inglese significa airone) vede in scena un solo performer.
Lo spettacolo è un dialogo solitario tra quello che siamo e quello che potremmo diventare, un’indagine sulla fase di passaggio dalla giovane età all’età adulta.

Diventare adulti è una sfida necessaria e vitale che accomuna tutti gli uomini. In molte culture è segnata da riti di passaggio ben definiti che hanno a che fare con la diretta sopravvivenza del candidato e con onorificenze specifiche al superamento della prova. Entrare nel bosco della propria immaginazione richiede coraggio e allo stesso tempo è un’urgenza necessaria per la vita, una missione solitaria da affrontare disarmati.

In una stanza privata illuminata da un neon, con i confini accennati come da un gesso su una lavagna, una ragazza rovista indaffarata nei ricordi di sé.
Il corpo in scena è in un luogo sicuro, quotidiano, che diventa teatro di un confronto intimo.

Il confronto più duro al quale siamo sottoposti è quello con noi stessi.
Il lavoro video, proiettato su una porta, ci racconta la vita di una bestia libera. Ci fa arrivare il messaggio come se guardassimo fuori da una finestra che si apre sul dentro. Da quello spiraglio arrivano anche i ricordi che definiscono l’origine e l’identità di quello che in parte rimarremo per sempre, l’infanzia in cui riconosciamo il tratto primario.
L’airone indica la via ma spetta a noi la decisione di percorrerla

Il gruppo creativo è formato da Giulia Spattini e Alessandro Pallecchi, entrambi componenti della compagnia Balletto Civile, e da Francesco Mazzola, videomaker che ha realizzato il progetto video.

Regia, ideazione Giulia Spattini
coreografie e suono Alessandro Pellacchi
video e luci Francesco Mazzola