E’ meglio andare in vacanza. Dalla Cassazione, infatti, arriva un giro di vite soprattutto per i dipendenti della pubblica amministrazione, specie i dirigenti, che accumulano giorni di ferie non goduti sperando poi di monetizzarli quando vanno in pensione o si trasferiscono da un ramo all’altro del pubblico impiego.
Per passare all’incasso delle ferie non consumate, non è sufficiente – spiega la Suprema Corte – sostenere la semplice carenza di organico, ma servono documenti circostanziati che dimostrino "eccezionali e motivate esigenze di servizio o cause di forza maggiore" che hanno reso indispensabile la rinuncia alle vacanze, lontano dal lavoro.
Cosi’ e’ stato respinto il ricorso di un ex primario che aveva accumulato 246 giorni di ferie non consumate.
Ultimi commenti
No ti sbagli, quelli arrivarono durante il COVID a Bergamo, con Conte e il PD...
No è solo x certi ignoranti che si credono divertenti
Invece di preoccuparvi di cose inutili, dovevate avere rispetto per 60mila persone senza mezzi pubblici, taxi, ncc e uber che han dovuto camminare per km