È stata fissata per la giornata di domenica 26 gennaio 2020 la data delle elezioni regionali in Emilia-Romagna, dalle quali uscirà il nome del prossimo presidente della Regione e i componenti della rinnovata assemblea legislativa. A quattro mesi di distanza dall’apertura delle urne, in ogni caso, è già entrata nel vivo la campagna elettorale in vista dell’importante appuntamento politico.
Secondo la deputata emiliana Benedetta Fiorini, vicecommissario di Forza Italia in Emilia-Romagna, infatti, la coalizione a cui sta dando vita il presidente uscente Stefano Bonaccini “è una vecchia minestra riscaldata e indigesta, con dentro tutto e il contrario di tutto, da quelli ‘mai con il M5S‘ a quelli ‘mai con il partito di Bibbiano‘”.
“Eppure – ha aggiunto la Fiorini – ce li ritroveremo tutti insieme sulla scheda elettorale: ultrasinistra, sinistra e grillini, uniti soltanto dalla bramosia delle poltrone. Triste storia quella dei grillini, che sono partiti proprio dall’Emilia-Romagna con i “VaffaDay” e adesso fanno da stampella al sistema di potere che la sinistra ha consolidato e stratificato nel corso di decenni in cui ha dominato in maniera incontrastata”.
“Siamo certi che i cittadini emiliano-romagnoli non si faranno abbindolare da una simile presa in giro e che sceglieranno con chiarezza”, ha concluso la deputata azzurra: “Per fortuna adesso un’alternativa c’è, seria, credibile, concreta nel programma e nelle persone: il centrodestra unito, per chi vuole finalmente aria nuova, voltare pagina e assicurare un autentico cambiamento alla nostra regione”.
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La Russia non minaccia: è una minaccia. Chi non lo vede è in malafede (eufemismo). Armarsi vuol dire potersi difendere. Uno Stato senza esercito è
Solo un cieco e incapace di analizzare gli avvenimenti potrebbe dire che la russia non ci minaccia. Ci sono confini riconosciuti a lavello internazionale che […]