Alla vigilia della ripartenza del nuovo anno scolastico 2025-2026, per il Comune di Reggio è tempo di bilanci in materia di edilizia scolastica. Quest’estate i lavori hanno riguardato 27 interventi tra nidi e scuole d’infanzia, scuole primarie e scuole secondarie di primo grado, con l’obiettivo di riqualificare gli spazi e realizzare ambienti più confortevoli, sostenibili e sicuri, anche attraverso interventi di efficientamento energetico e di abbattimento delle barriere architettoniche.
Sono 13 i cantieri che sono stati attivati grazie ai fondi del Pnrr, per un investimento complessivo di circa 28 milioni di euro per la riqualificazione, l’abbattimento o la realizzazione di nuove strutture scolastiche. Ad oggi sono tre i cantieri già conclusi o in dirittura d’arrivo: quello (già terminato) del polo per l’infanzia nido Rivieri-scuola Claudel, quello sulla scuola Agorà del polo d’infanzia con il nido Iotti di via Fratelli Bandiera (dove sono stati realizzati importanti lavori per la riqualificazione strutturale ed energetica e che sarà terminato presumibilmente entro ottobre) e quello della mensa della scuola Valeriani di Cadè, che sarà ultimata entro settembre.
Per quanto riguarda invece le manutenzioni straordinarie, durante l’estate il Comune di Reggio è intervenuto su quattordici edifici di propria competenza – tra scuole primarie e secondarie – con un investimento di 542.000 euro, grazie al quale sono stati realizzati interventi di riparazione e risanamento degli ambienti per ottimizzare gli spazi, migliorare l’accessibilità e la qualità ambientale.
La progettazione dei lavori di manutenzione straordinaria e dei cantieri del Pnrr ha anche visto l’introduzione di alcune novità sul tema delle comunicazioni al personale scolastico e alle famiglie, per informare meglio e ridurre i disagi dovuti ai lavori – e, talvolta, agli spostamenti, nel caso dei progetti più complessi. Tra le novità introdotte a partire dallo scorso giugno, un bollettino di aggiornamento (realizzato dai settori Lavori pubblici e Istruzione del Comune) per comunicare in maniera puntuale con le varie scuole e fornire aggiornamenti sugli interventi programmati e sul loro andamento.
“Investire sulla scuola, a partire dagli edifici dove bambini e ragazzi apprendono, crescono e creano relazioni, significa investire sui cittadini di domani e quindi sulla nostra comunità”, ha spiegato il sindaco Marco Massari: “Proprio per questo la cura dell’edilizia scolastica rappresenta una delle priorità di questo mandato. Le progettualità rappresentano uno stanziamento senza precedenti, superiore ai 28 milioni di euro tra fondi Pnrr e finanziamenti diretti dell’amministrazione comunale. Un investimento significativo che restituirà alla città una serie di riqualificazioni attese, volte a rendere le nostre scuole più sostenibili, funzionali e inclusive”.
Tra gli interventi in corso ci sono anche il grande cantiere del complesso scolastico dell’istituto Aosta e una nuova struttura dedicata alla fascia zero-sei anni al parco Ottavi. Senza dimenticare i nuovi servizi, tra cui le cinque mense all’interno di altrettante scuole del centro e delle frazioni, “che potranno essere messe a disposizione delle comunità perché diventino spazi vissuti anche in orario extrascolastico”, ha sottolineato Massari.
I finanziamenti del fondo Pnrr, ha spiegato il vicesindaco con delega ai lavori pubblici Lanfranco De Franco, “hanno rappresentato un’occasione irripetibile per intervenire sull’edilizia scolastica, riqualificando e realizzando spazi sempre più belli, confortevoli e sicuri per i giovani reggiani”.
Da metà settembre è previsto il ritorno delle prime 18 classi della scuola secondaria di primo grado Aosta, “in un edificio all’avanguardia che, una volta completati anche la palestra e i restanti spazi, permetterà una fruizione ottimale per studenti, personale scolastico e società sportive”, ha promesso De Franco. L’obiettivo, adesso, ha aggiunto il vicesindaco, “è quello di concludere al più presto anche gli altri cantieri del Pnrr per non perdere neppure un singolo euro di finanziamento”.
Entro la fine dell’anno è prevista la conclusione di diversi cantieri di riqualificazione nei nidi e nelle scuole dell’infanzia della città, oltre che la realizzazione di cinque mense a servizio di altrettante strutture scolastiche. È attesa entro la prossima primavera, invece, la chiusura dei due cantieri più impegnativi, quello del complesso scolastico Aosta e quello del polo al parco Nilde Iotti.
“Un risultato prezioso”, per De Franco, “reso possibile grazie allo sforzo degli uffici tecnici e delle imprese coinvolte e alla stretta collaborazione tra gli assessorati ai lavori pubblici e alle politiche educative, che non si esaurisce nei cantieri Pnrr ma che sta proseguendo anche sul piano delle manutenzioni, per intervenire in maniera efficace negli altri plessi scolastici della città”.
Sulla stessa linea Marwa Mahmoud, assessora comunale alle politiche educative: “La qualità degli spazi scolastici va di pari passo con quella dell’apprendimento: lo stesso Loris Malaguzzi parlava di spazio come ‘terzo educatore’, sottolineando come i luoghi fisici in cui i bambini vivono e imparano influenzino attivamente la qualità dell’apprendimento, al pari di insegnanti e compagni. Un ambiente ben progettato e ricco di risorse, accogliente e flessibile, stimola la curiosità, l’autonomia, la socialità e lo sviluppo delle potenzialità dei bambini, offrendo opportunità di esplorazione, sperimentazione e conoscenza”.
I progetti di questi mesi, ha aggiunto, “vanno proprio nella direzione di realizzare spazi sempre più belli, accoglienti e inclusivi, grazie anche all’apporto e alla relazione fattiva tra il personale dei servizi educativi e quello degli uffici tecnici, fin dalla fase di progettazione degli ambienti. Partecipazione e dialogo sono stati due elementi fondamentali posti al centro delle progettazioni sia con fondi Pnrr che di manutenzione straordinaria, anche nel confronto con il personale delle scuole coinvolte e con le famiglie, al fine di mantenere un canale attivo e costante sull’andamento dei cantieri e per rispondere alle esigenze emerse in occasione degli spostamenti temporanei tra strutture”.







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