Via libera ai progetti destinati a dare una casa protetta alle donne vittime di violenza. Sono 16 quelli entrati in graduatoria, a seguito di un bando di 640 mila euro, che la Regione aveva aperto lo scorso ottobre, destinandolo ai Comuni e loro Unioni del territorio emiliano-romagnolo.
Si tratta di interventi che vanno dal pagamento del canone di affitto per un anno, al deposito cauzionale per sottoscrivere il contratto di locazione, fino alle spese per i gli allacciamenti di luce e gas.
Quello dell’autonomia abitativa è un problema molto sentito dalle donne vittime di maltrattamenti, spesso proprio in ambito domestico, e costrette a lasciare la propria casa insieme ai figli. Dare loro una nuova opportunità di vita, rendendole autonome, a partire da una casa nella quale vivere sicure, rientra negli obiettivi del Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere (previsto dal decreto ministeriale del 25 novembre 2016) e dal “Piano regionale contro la violenza di genere”, il principale strumento che la Regione si è data per rafforzare la rete di prevenzione, protezione e sostegno alle donne vittime di violenza.
I progetti finanziati. All’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, col progetto “Una casa per noi” è stato concesso un contributo di 37 mila euro; Comune di Cattolica per il progetto “Liberadonna” oltre 16 mila euro; Comune di Reggio Emilia progetto “Casa mia” (85.600 euro); Unione Terre di Castelli, progetto “La violenza non abita qui” (24 mila euro); Città metropolitana di Bologna, progetto “Insieme per… una casa per te” (107 mila euro); Comune di Parma, progetto “Ce la faccio da S.O.L.A. (Sostegno opportunità libertà autonomia), 50 mila euro; Unione Rubicone Mare, progetto “Donne in movimento. Supporto a percorsi di fuoriuscita dalla violenza per ritrovare l’autonomia”, 36 mila euro; Comune di cento, progetto “Welcome home” (quasi 35 mila euro); Unione della Romagna faentina, progetto “Ricomincio da me” (quasi 39 mila euro); Comune di Ferrara, progetto “Casa dolce casa” (26 mila euro); Comune di Piacenza, progetto “Kairos (oltre 43 mila euro); Comune di Rimini, progetto “La casa che vorrei” (40.800 euro); Comune di Modena, progetto “Dalla violenza all’autonomia abitativa” (15.300 euro); Unione dei Comuni del distretto ceramico, progetto “Ricomincio da me” (15 mila euro); Comune di Ravenna, progetto “A.D.A. – Autonomia donne abitativa” (56 mila euro); Comune di Cesena, progetto “A un passo dall’autonomia” (oltre 12 mila euro).
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Mattia è uno di quegli studenti che ogni professore vorrebbe avere in aula. Sono onoratissimo di essere stato anche minimamente di ispirazione per questo bellissimo
Un grande. Se non ci fosse stato quel venduto di dipietro noi socialisti saremmo ancora li' e l'italia sarebbe al top
interessante gianni celati