Dazi Usa, Fiorini (Forza Italia): “Il governo reagisca e tuteli il made in Italy”

Made in Italy

La guerra dei dazi tra Unione Europea e Stati Uniti sta arrivando a un punto di non ritorno, con l’ondata di dazi americani che si starebbe per abbattere sul vecchio continente: l’Italia, in particolare, rischia di veder raddoppiare le tariffe sull’esportazione dei prodotti di eccellenza del made in Italy, tra cui olio extra vergine di oliva, mozzarelle di bufala e formaggi come il Parmigiano Reggiano.

Per la deputata emiliana di Forza Italia Benedetta Fiorini “il governo deve adottare urgentissimi provvedimenti, anche di natura diplomatica, sia per riaffermare l’estraneità dell’Italia alla concessione degli incentivi illegali al consorzio Airbus sia per contrastare i prodotti italian sounding dilaganti negli Stati Uniti. Bisogna reagire e tutelare il made in Italy”.

“È ormai prossimo il pronunciamento della Wto sull’entità dei dazi che gli Usa potranno applicare alla Ue come ritorsione per gli incentivi illegali, pari a 11,2 miliardi di dollari, che Gran Bretagna, Francia, Germania e Spagna hanno concesso al consorzio aeronautico Airbus. Washington ha già compilato una lista, del valore di 25 miliardi di dollari, di beni che potrebbero essere colpiti con dazi ad aliquote differenziate in cui ci sono, tra l’altro, i prodotti lattiero caseari italiani, dai formaggi freschi come mozzarella e ricotta a Parmigiano Reggiano, Grana Padano e Provolone”.

Al momento l’export dell’agroalimentare italiano negli Stati Uniti, cresciuto dell’8,9% nei primi otto mesi del 2019, è in piena espansione, ma secondo la Fiorini “con i dazi sarebbe tra i più danneggiati. È necessario innalzare il livello di pressione, è necessario dare piena voce alle legittime rimostranze del comparto agroalimentare nazionale, che oggi vale 205 miliardi di euro, il 12% del Pil, e ha esportato, nel 2018 per 41,8 miliardi. Anche perché – ha concluso Fiorini – questo settore già paga uno scotto dei dazi tra Russia e Ue: non possiamo permetterci ulteriori penalizzazioni ai danni del nostro made in Italy”.