Dal Centro Studi Italia la ristampa del libro “Genesi del Fascismo reggiano”

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Spiega l’avvocato Luca Tadolini (Centro Studi Italia): “Il Centro Studi Italia di Reggio Emilia ha colto l’occasione del centenario della Marcia su Roma per la ristampa anastatica del libro Genesi del Fascismo reggiano Saggio di storia politica, pubblicato dalle Officine Grafiche Fasciste a Reggio Emilia nel 1936.

La pubblicazione del Saggio di storia politica di Gualazzini deve intendersi come un libero contributo allo studio della storia italiana. La Genesi del Fascismo reggiano di Ugo Gualazzini è un documento importante per una completa conoscenza dell’Italia fascista nella sua specificità emiliana e reggiana.

Il 30 Settembre 1936 Marcello Bofondi, Segretario della Federazione del Partito Nazionale Fascista (PNF) di Reggio Emilia, conferiva al Professor Ugo Gualazzini il mandato a svolgere un saggio storico sulla nascita del fascismo reggiano.

Nella consegna ad Ugo Gualazzini di redigere la Genesi del Fascismo reggiano Bofondi descriveva la sua decisione di affidare alla Storia il racconto della fase iniziale della Rivoluzione fascista nella provincia reggiana perché fosse svolta una valutazione critica e obiettiva di concetti e di azioni. Con questo intento il Federale fascista Bofondi affidava l’incarico alla penna ed allo studio di uno storico e giurista universitario.

Gualazzini era nato a Cremona nel 1905. Nel 1929, dopo la maturità classica, si era laureato in giurisprudenza a Parma. Nel 1933 veniva nominato direttore della Biblioteca Municipale di Reggio Emilia. Contemporaneamente Ugo Gualazzini si dedicava all’insegnamento, conseguendo nel 1934 la libera docenza in Storia del diritto italiano. Dal 1935 diveniva professore incaricato di Esegesi di Storia del Diritto Italiano presso l’Università di Parma.

In ambito politico Gualazzini aveva svolto a Reggio Emilia lezioni nei corsi per la preparazione politica dei giovani fascisti reggiani, e aveva anche pronunciato discorsi durante commemorazioni del Regime fascista.

Nonostante le indiscutibili qualità di insegnante e di studioso – come ricorda il professor Alcide Spaggiari: “uomo di notevole cultura, storico del primo Fascismo e conferenziere” – Gualazzini, nel violento e sanguinoso passaggio reggiano dal regime fascista a quello antifascista, divenne bersaglio di attacchi politici. Il giornalista reggiano Ugo Bellocchi testimonia che “in un primo imponente comizio, il 1° Maggio 1945, il Prefetto Montagnana citò ad alta voce i principali fascisti da perseguitare e fece anche i nomi di Ugo Gualazzini, uomo assai mite e giurista di notevole cultura, già presidente dell’Istituto Provinciale di Cultura Fascista e direttore della Biblioteca Municipale”.

Gualazzini, tuttavia, rimarrà responsabile della Biblioteca di Reggio Emilia anche dopo la Seconda Guerra Mondiale, fino al 1948. Già titolare della cattedra di Storia del Diritto Italiano, divenne Preside dell’Università di Giurisprudenza Parma dal 1954 al 1969 e dal 1972 al 1975. Nel 1961 veniva insignito della Medaglia d’oro dei benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte. Ugo Gualazzini morirà nel 1995 nella città natale di Cremona, dove gli è stata intitolata una piazza.

Il libro sarà disponibile a Reggio Emilia presso la Libreria del Teatro e presso la Libreria Bizzocchi”.