E’ stato firmato nella giornata di venerdì scorso, ma verrà formalizzato nelle prossime ore l’accordo tra Regione Emilia-Romagna, Federfarma e Assofarm per i test sierologici rapidi anti-covid in farmacia.
Già anticipata dall’assessore alla Salute, Raffaele Donini, un paio di settimane fa, l’intesa ricalca nei contenuti il protocollo adottato a fine agosto a Bolzano, la prima amministrazione a essersi appoggiata ai farmacisti del territorio per la somministrazione dei test rapidi.
L’accordo emiliano-romagnolo, in particolare, è rivolto alla popolazione scolastica e alle loro famiglie: lo screening potrà essere effettuato soltanto su prenotazione, all’ingresso andrà misurata la temperatura dell’interessato e il test dovrà essere somministrato nello spazio riservato alle autoanalisi (se presente) oppure nei locali della farmacia in orario di chiusura.
Il farmacista fornirà eventuale assistenza e invierà i risultati all’Asl per via informatica, attraverso il sistema Sole. Il compenso concordato nell’intesa ammonta a 15 euro più iva, cinque per il test (che la farmacia acquista allo stesso prezzo dai distributori, quindi si tratta di semplice rimborso), due per il materiale di consumo e otto per la prestazione professionale.
Nessun cenno, nell’accordo, sulla questione vaccini antinfluenzali, anche se pure su questo tema è stata raggiunta un’intesa di massima che dovrebbe sfociare a giorni in una delibera di giunta: alle farmacie verrà “stornato” il 3% delle dosi acquistate dalla Regione che verranno distribuite ai farmacisti dopo essere state ribollinate su supervisione dell’Aifa.
Ultimi commenti
Nel condividere l'intervento dell'Avv. Enrico Della Capanna colgo l'occasione per segnalare che, sul Carlino Reggio a pag. 13, è riportato l'ennesimo appello di Giancarlo […]
L'Emilia è anche la terra dei 7 fratelli Govoni (mai ricordati!) massacrati dai partigiani l'11 maggio 1945 a guerra terminata!
I templari c'erano eccome , ho trovato una moneta a Pomponesco E a Pomponesco c'era una zecca