Correggio, scontro Lega-Pd sul crac En.cor. La sindaca Malavasi: “Accuse diffamatorie, denuncio”

municipio Correggio portico

La sentenza della Corte dei Conti dell’Emilia-Romagna, che ha condannato l’ex sindaco di Correggio Marzio Iotti e l’ex direttore generale del Comune Luciano Pellegrini a risarcire i danni causati dalla gestione della ex partecipata comunale En.Cor srl, si è trasformata in uno scontro politico tra Lega e Partito Democratico.

La pronuncia dei magistrati contabili, che è di primo grado e dunque appellabile, ha imposto a Iotti e Pellegrini un risarcimento danni di 6.864.008,85 euro, oltre interessi e spese; in caso di mancato pagamento da parte dei condannati in via principale, inoltre, saranno chiamati a rispondere in via sussidiaria gli ex assessori, per cifre comprese tra 267mila e oltre 400mila euro.

Per i consigliere regionali reggiani del Carroccio Maura Catellani e Gabriele Delmonte dalla sentenza “emergerebbero responsabilità dell’ex sindaco Iotti e dell’ex dg Pellegrini. Consapevoli e rispettosi del ruolo della magistratura, che farà il proprio corso in ordine alla responsabilità giuridica, sin da ora è comunque necessario approfondire quelli che sono i risvolti politici della vicenda: hanno agito per mera intraprendenza personale o, piuttosto, con il conforto e l’appoggio del Partito Democratico?”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il consigliere comunale della Lega correggese Riccardo Rovesti, che ha annunciato che il gruppo “Correggio Siamo Noi” chiederà la convocazione urgente di una commissione che faccia luce su quanto accaduto, “poiché si tratta di un fatto di interesse fondamentale per la città, per il quale non deve essere ammesso alcun chiaroscuro, quanto la massima trasparenza”.

Se l’attacco al Pd è stato piuttosto netto, altrettanto dura è stata la risposta della sindaca di Correggio Ilenia Malavasi: “La nostra città, insieme a tutto il Paese, si sta occupando dell’emergenza del Coronavirus, con tantissimo impegno di energie e risorse; sinceramente provo profonda vergogna per chi cerca ogni occasione e pretesto per sterili polemiche, particolarmente offensive e diffamatorie del buon operato dell’amministrazione comunale, che rappresento con orgoglio dal 2014 ad oggi”.

In questo momento, ha aggiunto la Malavasi, “tutto mi sarei aspettata tranne un attacco del genere, assolutamente fuori luogo e pieno di falsità, che dimostra unicamente una cosa: qual è lo stato della nostra opposizione in consiglio comunale, dove superficialità e ricerca costante della polemica, solo come tornaconto e visibilità personale, rappresentano l’unico orizzonte politico. Ancora una volta si utilizza la vicenda En.cor come possibile cassa di risonanza, ma ancora una volta lo si fa prendendo in giro i cittadini, con affermazioni non corrette e in malafede, nel tipico stile leghista, in merito alle quali non mancherò di fare una denuncia per diffamazione nei confronti del capogruppo Rovesti”.

“A parte la fin troppo ovvia considerazione che non si riesce a comprendere per quale ragione l’amministrazione avrebbe dovuto nascondere un provvedimento che ci vede riconosciuto il nostro lavoro e ci porta a incassare un risarcimento importante per il danno che la città ha subìto, abbiamo ricevuto la sentenza della Corte dei Conti solo pochi giorni fa e solo martedì 24 marzo la giunta ne ha preso atto”.

“È ovvio che Rovesti – ha attaccato la sindaca – non sia un avvocato e, senza nemmeno curarsi di provare a capire, lancia accuse e fake news, probabilmente nel tentativo di non farsi dimenticare da una città che per due volte consecutive non lo ha eletto alle cariche cui ambiva. Ci dispiace per lui, ma la Corte dei Conti evidenzia il buon lavoro compiuto da questa amministrazione, condannando chi ha avuto responsabilità all’epoca dei fatti a risarcire il Comune per le scelte compiute e le eventuali responsabilità di altro tipo dovranno essere accertate dalla magistratura, nella sua autonomia”.

“Da anni, ormai, parte dell’opposizione correggese ripete le stesse cose, venendo poi puntualmente smentita perché i fatti hanno raccontato e raccontano un’altra verità: è stata la nostra amministrazione, tra tanti altri, a presentare gli esposti alla magistratura, è stata la nostra amministrazione a bloccare i termini delle prescrizioni, è stata la nostra amministrazione a informare puntualmente consiglieri, dipendenti e cittadini sull’esito delle sentenze e a occuparsi di recuperare i crediti. E tutto questo mentre parte delle opposizioni, che pure, anche nell’ambito del loro ruolo, avrebbero avuto la possibilità di portare il proprio contributo, ha avuto la sola idea in questi anni di proporre il dissesto del Comune, cosa che avrebbe comportato taglio dei servizi e aumento della tassazione, salvo poi eclissarsi una volta terminate le campagne elettorali”.

“Per fortuna i correggesi hanno più volte scelto e ribadito la fiducia in chi, non nascondendo i problemi e la ricerca della verità, ha lavorato contestualmente per risolvere la situazione. Evidentemente non basta scrivere ogni tanto un articolo sul giornale, peraltro pieno di errori e falsità, per meritare stima e rispetto da parte dei cittadini: fortunatamente a Correggio le cose non sono andate come auspicato dalla Lega. A Rovesti piace sottolineare la mancanza di trasparenza, con accuse infondate. A me, invece, la mancanza di rispetto per la città e per i suoi cittadini”.

Sulla questione è intervenuto anche il segretario del Pd di Correggio Marco Moscardini: “Se non fosse che stiamo tutti combattendo una dura lotta contro questo maledetto Coronavirus che ci costringe a cancellare abitudini, a modificare comportamenti e soprattutto a fare i conti con decessi senza fine che portano via in un attimo tanti nostri concittadini, ci sarebbe da sorridere alle fantasiose illazioni, alle assurde ricostruzioni e alle ridicole allusioni che la destra cittadina sta facendo in merito alla recente sentenza della Corte dei Conti sul caso En.cor”.

“Dopo che per anni questi figuri hanno riempito pagine e pagine di giornali locali chiedendo che i colpevoli fossero identificati, che le responsabilità emergessero, spesso alludendo al fatto che mai si sarebbe giunti a una conclusione perché qualcuno avrebbe sicuramente insabbiato ogni cosa, ecco che invece arriva la sentenza della Corte dei Conti che fa nomi e cognomi, che fornisce motivazioni e che condanna (seppur in primo grado) a considerevoli cifre di indennizzo”.

“Un’opposizione seria a questo punto dovrebbe come minimo ringraziare l’amministrazione comunale da cui, giova ricordarlo, sono partiti gli esposti che hanno portato alla sentenza di questi giorni (non certo dai loro articoli sui giornali), e inoltre congratularsi per gli splendidi risultati ottenuti da sindaco e giunta che in 5 anni hanno risanato completamente il bilancio comunale. Questa sarebbe la Politica con la P maiuscola che i cittadini vorrebbero. Se qualcuno sbaglia è corretto criticare, se invece lavora bene è doveroso prenderne atto e riconoscerlo, a prescindere dai colori e dalla fede politica di appartenenza”.

Invece, secondo Moscardini, “ancora una volta per la destra correggese questi atteggiamenti sono pura fantasia. Tutto depone a favore dell’amministrazione comunale che ha interrotto i termini prescrizionali, ha inviato gli esposti alla Corte dei Conti, ha sempre informato tempestivamente su tutte le sentenze infauste che pervenivano, ha condiviso con l’opposizione ogni provvedimento da intraprendere in instancabili commissioni comunali, ha informato la cittadinanza con assemblee e con comunicati stampa e che ha soprattutto risanato tutti i conti del bilancio comunale con pazienza, equilibrio, competenza e determinazione. E tutto questo, si badi bene, non lo dice il Pd ma lo pensano i correggesi, che infatti meno di un anno fa hanno riconfermato Ilenia Malavasi a sindaco di Correggio con percentuali entusiasmanti”.

“Davanti a questa evidenza lapalissiana la destra correggese non sa più che pesci pigliare, incapace com’è di prendere atto dell’evidenza. E così si inventa una ridicola crociata sulla trasparenza, a cui la sindaca Malavasi ha già risposto come sempre per le rime, e come se non bastasse insinua affermando che i presunti responsabili amministrativi potrebbero avere avuto il conforto o l’appoggio del Pd locale. Ora francamente siamo alle comiche. Il Pd locale, che fece cadere il governo della città a tal punto che si dovette insediare un commissario, di tutto può essere accusato meno che di conforto o appoggio al sindaco precedente sulla vicenda En.cor”.

“Ricordo per l’ennesima volta che fu proprio il Pd locale a chiedere con insistenza l’intervento di advisor che certificassero la situazione economico-finanziaria dell’ente, a chiedere che venissero convocate assemblee pubbliche, a chiedere che venissero date spiegazioni sempre maggiori e alla fine, non avendo ricevuto le rassicurazioni richieste, a staccare la spina e a votare la sfiducia. Questo è quanto avvenuto e che è stato ed è sotto gli occhi di tutti: tutto il resto sono solo ridicole farneticazioni di chi dopo aver perso elezioni su elezioni non sa più a che santo votarsi”.

Preso atto della sentenza della Corte dei Conti, che ha delineato la condotta dei precedenti amministratori e dirigenti comunali come “ascrivibile a grave negligenza e imprudenza”, configurando a seconda dei casi “profili di dolo e colpa grave”, la parlamentare europea del Movimento 5 Stelle Sabrina Pignedoli si è chiesta “a che punto è l’inchiesta penale”, perché la sindaca Malavasi ha presentato un esposto anche alla procura di Reggio.

“Pensando a Correggio mi torna in mente – ha ricordato l’europarlamentare Pignedoli – la storia all’ex comandante della stazione dei carabinieri, Roberto Cesi, trascinato in tribunale con ben 27 capi di imputazione, da cui è stato assolto. Ma la procura, rigorosa nel far rispettare la legge, ha fatto ricorso e ora il maresciallo ‘cattivone‘ sta aspettando il giudizio definitivo. Tra i suoi accusatori, guarda un po’, l’ex sindaco Marzio Iotti. Forse che Cesi aveva messo il naso dove non doveva? Una domanda che non troverà probabilmente risposta. Certo è che se ci fosse stata tanta solerzia anche per le indagini su En.Cor. forse ora i cittadini saprebbero la verità sull’uso di quei soldi pubblici”.