Covid Emilia: 45 morti, +977 casi. A Reggio 3, +85

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Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 229.157 casi di positività, 977 in più rispetto a ieri, su un totale di 29.701 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 3,2%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, oltre che gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni. Da oggi, oltre alle nuove forniture di dosi di Moderna e Pfizer-Biontech, si aggiungono anche quelle di AstraZeneca.

Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid. Con la nuova versione aggiornata è possibile sapere anche quante sono le seconde dosi somministrate.

Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 266.530 dosi, di cui 2.671 oggi; sul totale, 121.389 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 438 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 302 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 480 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42 anni.

Sui 438 asintomatici, 290 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 26 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 10 con gli screening sierologici, 4 tramite i test pre-ricovero. Per 108 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 274 nuovi casi; poi Modena (151) e Rimini (117), quindi Cesena (92), Reggio Emilia (85), Piacenza (61), Imola (53); a seguire Ravenna (47), Ferrara (42) e le province di Forlì (38) e Parma (17).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 16.134 tamponi molecolari, per un totale di 3.104.741. A questi si aggiungono anche 298 test sierologici e13.567 tamponi rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 803in più rispetto a ieri e raggiungono quota 176.359.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 42.884 (+129 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 40.731 (+155), il 94,9% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 45 nuovi decessi: 6 a Piacenza (una donna di 78 anni e 5 uomini, di cui uno di 74, uno di 80, due di 91 e uno di 94 anni); 2 a Parma (una donna di 82 e un uomo di 85 anni); 3 in provincia di Reggio Emilia (una donna di 81 anni e due uomini di 66 e 92 anni); 4 nella provincia di Modena (due donne di 95 e 97 anni e due uomini di 75 e 78 anni); 4 in provincia di Bologna (tutti residenti nel Comune di Imola: tre donne di 87, 88 e 95 anni e un uomo di 88 anni); 8 nella provincia di Ferrara (4 donne – di 62, 86, 97 e 107 anni – e 4 uomini: di 63, 78, 86 e 89 anni); 4 in provincia di Ravenna (3 donne – di 87, 88, 90 anni – e un uomo di 81 anni); 12 in provincia di Forlì-Cesena (7 donne – di 75, 82, due di 83 anni, poi di 86, 89 e 93 anni – e 5 uomini, di 76, 79, 82, 89 e 96 anni); 2 nel riminese (una donna di 72 anni e un uomo di 87 anni).

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 9.914.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 182 (-1 rispetto a ieri), 1.971 quelli negli altri reparti Covid (-25).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 14 a Piacenza (+1), 10 a Parma (numero invariato rispetto a ieri), 19 a Reggio Emilia (+1), 37 a Modena (+3), 41 a Bologna (-3),13 a Imola (invariato), 22 a Ferrara (-2), 4 a Ravenna (invariato), 2 a Forlì (invariato), 3 a Cesena (-1) e 17 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 18.937 a Piacenza (+61 rispetto a ieri, di cui 36 sintomatici), 15.901 a Parma (+17, di cui 13 sintomatici), 30.157 a Reggio Emilia (+85, di cui 40 sintomatici), 40.254 a Modena (+151, di cui 91 sintomatici), 45.447 a Bologna (+274, di cui 158 sintomatici), 7.500 casi a Imola (+53, di cui 36 sintomatici), 13.412 a Ferrara (+42, di cui 5 sintomatici), 17.180 a Ravenna (+47, di cui 20 sintomatici), 8.708 a Forlì (+38, di cui 24 sintomatici), 10.074 a Cesena (+92, di cui 70 sintomatici) e 21.587 a Rimini (+117, di cui 46 sintomatici).

Il Report settimanale sull’andamento dell’epidemia in regione è disponibile al link https://bit.ly/3q8Eeeu . Da oggi, con cadenza ogni 15 giorni, vengono inseriti anche i dati di contagio in ambito scolastico. In particolare, i dati sono relativi a tutti i contagi che, sul territorio regionale, hanno interessato, a partire dal 14 settembre 2020 fino al 5 febbraio 2021, rispettivamente studenti/alunni e docenti/operatori scolastici di: servizi educativi 0-3 anni, scuole per l’infanzia, scuole primarie di I grado, scuole secondarie di I e II grado. Oltre al numero assoluto, è anche indicata la percentuale dei casi positivi rispetto a tutti i casi di positività registrati in Emilia-Romagna nello stesso periodo. Infine, una tabella fotografa la situazione contagi in ambito scolastico nel periodo 22 gennaio (ripartenza delle lezioni in presenza al 50% alle superiori) -5 febbraio 2021, nel quale si sono registrati 2.254 nuovi casi fra bambini e studenti/alunni dai servizi 0-3 anni alle superiori e 399 nuovi casi fra docenti e personale scolastico.

L’Emilia-Romagna è pronta a sondare, assieme ad altre Regioni, opportunità autonome di acquisto di dosi vaccinali contro il Covid-19. Sempre nel rispetto delle regole e della prassi, che prevede che ogni fornitura di vaccini sia validata da Aifa, e nell’ambito del confronto istituzionale tra Governo e Regioni.

E’ quanto ha spiegato l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffale Donini, nell’informativa sul programma vaccinale oggi in Commissione assembleare, dove ha ricordato come la strada dell’approvvigionamento di forniture extra sia stata recentemente percorsa con efficacia anche per le 200mila dosi di vaccino antinfluenzale acquistate dalla Regione quando la disponibilità era scarsa.

“Siamo tra le Regioni che, insieme ad altre, hanno maggiori relazioni con i mercati internazionali nell’ambito farmaceutico, e lo abbiamo già dimostrato con la campagna antinfluenzale- ha sottolineato Donini-. E proprio oggi abbiamo dato la disponibilità ad altre Regioni, tra cui il Veneto, di sondare insieme eventuali opportunità di forniture per vaccini anti Covid che dovessero essere disponibili; peraltro, con il Veneto abbiamo fatto nel recente passato un’unica gara per l’acquisizione e la fornitura di tamponi rapidi antigenici, andata a buon fine. Se necessario, l’esperienza si potrà quindi ripetere: siamo tra i più attenti a valutare cosa si muove sul mercato internazionale e lo facciamo insieme ad altri”.

“Per noi- ha ribadito l’assessore- è comunque indispensabile che ogni fornitura di vaccini sia validata da Aifa, che vi sia un confronto fra Governo e Regioni per percorrere la strada più utile e proficua per il Paese e, condizione imprescindibile, che eventuali approvvigionamenti autonomi sui mercati internazionali non comportino la decurtazione delle dosi che spettano alle Regioni interessate secondo il piano vaccinale nazionale”.