“Nei primi mesi dell’anno, complice la crisi prodotta dall’emergenza sanitaria, hanno chiuso 1372 negozi al dettaglio dell’Emilia Romagna mentre tutti gli esercizi commerciali della regione hanno subito una diminuzione media delle vendite dell’8,3% nel primo trimestre del 2020 rispetto al primo trimestre del 2019. Parte della piccola distribuzione rischia di sparire se non arriveranno subito risorse a fondo perduto e il rinvio delle scadenze degli adempimenti fiscali. Non possiamo permettere che le attività produttive del nostro territorio chiudano una dopo l’altra nell’indifferenza di Governo e Regione”.
Lo afferma la deputata emiliana Benedetta Fiorini (FI), segretario della Commissione Attività produttive della Camera commentando i risultati dell’indagine realizzata dalle Camere di commercio e da Unioncamere Emilia-Romagna.
“Non ci sono più dubbi sulla drammaticità della crisi del commercio al dettaglio nella nostra regione – continua Fiorini – e soprattutto non ci sono più alibi per questo Governo nazionale e chiediamo pertanto al presidente Bonaccini di ascoltarci. La chiusura di così tanti esercizi commerciali non ha solo un impatto economico negativo, ma cambierà il volto delle nostre città con ripercussioni anche sull’identità sociale e culturale. C’è bisogno quindi di un piano di rilancio immediato e noi metteremo in campo le nostre proposte cercando un’ampia condivisione nell’interesse di tutti per superare questo scenario di crisi. La piccola distribuzione, da 1 a 5 addetti, accusa un calo notevole e senza precedenti (-13,4%) mentre le imprese di media dimensione, da 6 a 19 addetti, registrano una caduta più contenuta (-9,0%) ma comunque significativa. Non si può andare avanti così – conclude Fiorini”.







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