E’ l’Emilia-Romagna con temperature massime superiori alla media di 5,1 gradi la regione che ha registrato lo sbalzo climatico più consistente nella prima decade di marzo in cui, in Italia, si è registrato un aumento di 3 gradi rispetto alla media con il corollario di una “insolita contemporanea fioritura delle diverse specie di piante”.
E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti su dati Ucea relativi alla prima decade del mese pubblicato sul sito dell’associazione.
Le anomalie, viene spiegato, “hanno riguardato tutte le regioni con temperature massime superiori alla media addirittura di 5,1 gradi in Emilia-Romagna, di 3,8 gradi in Trentino, di 3,7 gradi in Veneto, di 3,6 gradi in Friuli come in Toscana, di 3,4 gradi in Sardegna, di 3,3 gradi nelle Marche e di 3 gradi in Sicilia”.
“A preoccupare soprattutto al Nord è anche una storica siccità un inverno asciutto segnato da precipitazioni dimezzate che hanno lasciato a secco fiumi, laghi, invasi, terreni e senza neve le montagne”.
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