Cimice asiatica, aiuti a imprese emiliane

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Cimice asiatica, aiuti alle imprese ortofrutticole colpite: ora piano nazionale, misure europee e ricorso a vespa samurai
Caselli: “In meno di due settimane il bando per salvaguardare lavoro e reddito delle aziende”
foto del Servizio fitosanitario regionaleLa Regione non perde tempo e a meno di due settimane dal tavolo tecnico con le associazioni agricole e le organizzazioni dei produttori ortofrutticoli convocato dall’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli, per fare il punto sui danni da cimice asiatica, ha già licenziato un primo provvedimento per sostenere l’accesso al credito delle imprese agricole emiliano-romagnole.

Il bando, approvato dalla Giunta regionale, stanzia 250 mila euro per la concessione, tramite gli organismi di garanzia, di un contributo in regime di de minimis a favore delle imprese agricole del settore orto-frutticolo con priorità a quelle delle zone colpite dalla cimice asiatica e da altre avversità climatiche e fitosanitarie.

L’impegno della Regione non si ferma solo all’aiuto economico, ma come più volte affermato vuole combattere la diffusione del parassita per dare una risposta definitiva al problema.

Il 20 settembre entrerà in vigore Dpr 05/07/2019, n. 102i (GU 208 del 05/09/2019), il provvedimento che la Regione Emilia-Romagna ha sollecitato fin dal 2015, che modifica il recepimento della direttiva comunitaria Habitat da parte del nostro Paese e introduce una deroga al divieto di introduzione in natura di specie non autoctone: provvedimento che può consentire l’immissione della vespa samurai per contrastare la cimice.

“Siamo soddisfatti per questa decisione- dice Caselli- alla quale speriamo seguano le altre azioni richieste per fronteggiare l’emergenza cimice. La Regione è pronta: abbiamo già chiesto al governo di poter predisporre, assieme al Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, lo studio necessario ad avere l’autorizzazione per l’introduzione della vespa samurai. Va lanciato un investimento straordinario sulla ricerca di questo parassitoide antagonista con protocolli semplificati e non da quarantena”.

“Aiuti economici, un piano straordinario nazionale, leve europee per la prevenzione e la gestione delle crisi, studi e ricerche- chiude Caselli- non sono parole ma atti concreti di una Regione che non aspetta tempo e affronta i problemi al fianco degli imprenditori e dei lavoratori. Voglio così tranquillizzare alcuni esponenti dell’opposizione che, evidentemente non documentati, hanno lanciato grida di allarme ingiustificate su una presunta inerzia dell’amministrazione. Stiamo mettendo in campo tutte le azioni possibili per contrastare questa calamità senza perdere un solo minuto”.

Il bando per l’accesso al credito. Il bando, che sarà pubblicato sul portale della Regione Emilia-Romagna (http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/), dà priorità alle imprese che hanno una superficie minima di due ettari di impianti frutticoli nelle province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena e Ravenna. Sono le aree dove si sono registrati i maggiori danni da cimice asiatica, sulla base dei rilievi fatti dal servizio Fitosanitario regionale. Le domande dovranno essere presentate all’Organismo di garanzia entro il 21 ottobre 2019.