Cgil, Cisl e Uil dell’Emilia-Romagna a Parma per la XXIII Giornata della memoria e dell’impegno

Cgil, Cisl e Uil dell’Emilia-Romagna hanno annunciato la loro adesione alla XXIII edizione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata da Libera e da Avviso Pubblico e in programma mercoledì 21 marzo: parteciperanno dunque alla manifestazione regionale che per l’Emilia-Romagna si svolgerà a Parma.

Il tema scelto per l’edizione di quest’anno è “Terra, solchi di verità e giustizia”. Il 21 marzo, hanno spiegato i sindacati, "ha il significato di voler costruire una grande opera sociale e corale, che sappia unire la memoria di tutte le vittime innocenti delle mafie, per congiungersi nei numerosi luoghi che in tutta Italia affermeranno un messaggio di impegno. Ogni spazio avrà un nome di vittima innocente delle mafie da ricordare, ogni nome avrà così la dignità che si merita. È dalla memoria di comunità che si creano impegno e giustizia sociale".

In regione, dopo che l’edizione 2017 di Rimini aveva messo al centro il tema della presenza della criminalità organizzata (in prevalenza camorra) in Romagna, quest’’anno si torna in Emilia, in una città e una provincia coinvolte nel maxi-processo contro la ‘ndrangheta Aemilia e, di recente, dall’appendice emiliana dell’indagine Stige.

"L’’ultima grande indagine, riguardo alla quale si è parlato di immedesimazione tra ‘ndrangheta e pezzi di imprenditoria, ci ricorda come la ‘ndrangheta sia radicata e faccia affari nella nostra regione a scapito di chi onestamente lavora, denuncia e opera", hanno spiegato Cgil, Cisl e Uil: per questo, secondo i sindacati, "è importante partecipare: per dimostrare che non ci stiamo, per dimostrare che le storie delle tante, troppe vittime innocenti delle mafie ci hanno insegnato a non abbassare la testa, ogni giorno, contro le mafie. Anche e soprattutto in una regione come l’Emilia-Romagna che, nonostante le tante operazioni, le indagini e i processi, non ha ancora piena coscienza della gravità del fenomeno mafioso".