Caso Von der Leyen-Turchia, Petitti: “Umiliata la persona, discriminata la donna, offesa l’Ue”

Von Der Leyen sedia

Martedì 13 aprile, in apertura dei lavori dell’assemblea legislativa, la presidente del parlamento regionale dell’Emilia-Romagna Emma Petitti – su mandato della Conferenza dei capigruppo – ha letto una comunicazione sul cosiddetto “schiaffo di Ankara”, l’incidente diplomatico avvenuto lo scorso 6 aprile ad Ankara, in Turchia, durante un incontro ufficiale tra l’Unione Europea e il governo turco.

All’inizio della riunione la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen è rimasta senza un posto a sedere, dal momento che l’unica altra poltrona disponibile – oltre a quella occupata dal presidente turco Recep Tayyip Erdoğan – era stata riservata al presidente del Consiglio Europeo Charles Michel: dopo qualche istante di imbarazzo, la presidente Von der Leyen si è dovuta accomodare su un divanetto laterale.

“L’inaccettabile umiliazione subita dalla presidente Von der Leyen – ha sottolineato la presidente Petitti – non può che suscitare una reazione indignata e rappresenta non solo un’offesa alla persona, alla donna, alle donne, ma anche uno sfregio profondo al riconoscimento e all’affermazione di quel principio di parità di genere che l’assemblea legislativa, con impegno istituzionale e con attenzione costante, promuove, valorizza e difende quale organo di rappresentanza democratica regionale e nell’esercizio delle sue funzioni, in primis in sede legislativa”.

Il comportamento tenuto dal presidente Erdoğan, ha proseguito la presidente Petitti, “oltre a costituire un anacronistico retaggio discriminatorio nei confronti delle donne, viola i protocolli diplomatici e offende direttamente l’Unione Europea e le sue istituzioni, considerando che i fatti sono avvenuti durante un incontro ufficiale e nei confronti della presidente della Commissione europea – che, insieme al presidente del Consiglio europeo, rappresenta l’Unione nelle relazioni internazionali e nei rapporti diplomatici”.


“Se il comportamento del presidente Erdogan è sconcertante e censurabile, a lasciare amarezza è anche il contegno mantenuto dal presidente Michel, da cui ci si poteva aspettare, quantomeno, un’immediata reazione a fronte della condotta palesemente lesiva dei principi di parità e non discriminazione, nonché del ruolo e dell’immagine istituzionale dell’Unione”.

Per queste ragioni, ha spiegato la presidente Petitti, l’assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna “stigmatizza il denigratorio comportamento tenuto dal presidente Erdoğan, l’insensibilità istituzionale e verso quei valori che, invece, dovrebbero rappresentare il cuore pulsante di un paese che si vuole candidare ad appartenere all’Unione europea, il dispregio dimostrato rispetto al principio della parità di genere, aggravato anche dall’uscita della Turchia dalla Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica”.

L’assemblea legislativa, ha concluso la presidente del parlamento regionale, “vuole rappresentare vicinanza e solidarietà alla presidente Von der Leyen, confermando il proprio impegno per l’affermazione della parità di genere e per il contrasto a ogni forma di discriminazione. Episodi come quello occorso ad Ankara ci consegnano un monito: tanti passi sono stati fatti, tanti altri dovremo farne, ed ecco perché l’impegno delle istituzioni, di ogni livello, deve essere sempre maggiore”.