Dimissioni immediate: è questa la richiesta dei consiglieri comunali della lista civica Per Reggio Emilia Giovanni Tarquini e Carmine Migale a Marwa Mahmoud, assessora alle politiche educative del Comune di Reggio travolta dalle polemiche per le sue parole sul “decolonizzare le cartine mentali e fisiche” pronunciate una settimana fa a Bologna durante la presentazione del Dossier Statistico Immigrazione 2025.
La richiesta figura al primo punto di un ordine del giorno urgente (ex art.21) firmato da Tarquini e Migale in cui si invita il consiglio comunale a chiedere le “immediate dimissioni” dell’assessora come “gesto necessario a ristabilire rispetto e serenità nel rapporto dell’amministrazione comunale con il corpo docente e con la cittadinanza tutta”; in subordine, viene chiesto al sindaco Massari di revocare la nomina di Mahmoud per assegnarla a un’altra persona “di comprovata esperienza e competenza nel settore dell’insegnamento”.
L’ordine del giorno, inoltre, chiede alla Sala del Tricolore di esprimere solidarietà nei confronti del corpo degli insegnanti, “genericamente, dunque immotivatamente, colpito dalle dichiarazioni dell’assessora e da sempre impegnato nel delicato compito di accogliere, integrare e istruire studenti di origine straniera e di ogni estrazione sociale”, e di garantire che venga avviato al più presto “un percorso di dialogo e confronto costruttivo tra l’assessore che verrà individuato in sostituzione dell’attuale, le rappresentanze del corpo docenti di ogni ordine e grado e tutti i protagonisti della complessa attività di gestione delle politiche educative operanti sul territorio cittadino”.
Per Tarquini e Migale la replica dell’assessora Mahmoud, che nel weekend è tornata sulle sue parole con alcune precisazioni, “nulla toglie a ciò che ha detto e soprattutto a ciò che abbiamo sempre sostenuto, vale a dire una chiara inadeguatezza rispetto al ruolo che le è stato assegnato con così tanta leggerezza. Qualcuno ricorderà che ci scontrammo con il suo pensiero e i suoi progetti fin dall’inizio di questa consiliatura. […] Beh, è arrivato il momento in cui chi le ha chiesto di sedere al tavolo della giunta comunale, probabilmente non solo il sindaco, si penta amaramente, valuti il danno che questa persona è in grado di arrecare al nostro sistema scolastico e soprattutto ai nostri ragazzi e la inviti a farsi finalmente e giustamente da parte”.







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