Lo ha detto il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini in un’intervista al Tg3 edizione regionale: “Crescono i numeri, però stiamo facendo un tracciamento enorme e in questo momento non vediamo necessità di altre restrizioni”.
Il governatore ha poi parlato del primo giorno dei test sierologici rapidi nelle farmacie: “Ieri circa 10mila persone, studenti e genitori, si sono recati nelle farmacie, vuol dire che la misura è molto apprezzata. Non bisogna mai cantare vittoria, stare sempre molto attenti. Il virus sta circolando anche da noi, seppur in modo più contenuto che in altre parti d’Italia”.
Mentre per quanto concerne il dibattuto tema del trasporto pubblico, Bonaccini ha sostenuto: “Noi avevamo messo 270 bus in più – ha detto Bonaccini – Credo, sulla percentuale della popolazione, che siamo stati la Regione che più in Italia aveva aumentato le corse. Adesso ne mettiamo altri 120 circa, quindi arriveremo a circa 400 mezzi in più, tutti i giorni sulle strade, per cercare di diminuire il carico sul alcune tratte e su alcuni mezzi negli orari di punta”.







Ultimi commenti
Il senso di colpa pere essere stati comunisti italiani gioca brutti scherzi. Caro Maurizio il tuo articolo è assai confuso pieno di equivoci. Il desiderio […]
In effetti mezza europa è guidata da governi ultranazionalisti...dall'ipernazionalismo al nazismo il passo è breve...un percorso strano per quella che doveva diventare un'unione europea...
bravo, adesso torna nella tua grotta e lascia perdere gli architetti....