Barista pestato e rapinato: un arresto

Si trovava nel bar con una ragazza quando ha aperto la porta a due sconosciuti che l’hanno pestato a sangue per impossessarsi del cassetto della cassa contenente soli 10 euro.

 
Quindi la fuga dei due rapinatori che, seguiti dalla ragazza risultata in seguito essere la complice dei due, sono balzati a bordo di un’auto condotta da un’altra ragazza con la quale i 4 si sono dileguati.
L’allarme ai carabinieri della stazione di Sant’Ilario d’Enza era giunto la notte del 17 novembre dello scorso anno, poco dopo le 2,30, da parte dello stesso barista che aveva chiamato il 112. I carabinieri avevano subito garantito i soccorsi all’esercente, che presentava il volto tumefatto e sanguinolento. 
 
L’uomo, un 37enne reggiano, era stato ricoverato con una prima prognosi di 40giorni per importanti fratture facciali e il sospetto perforamento della trachea. Le indagini dei carabinieri della stazione di Sant’Ilario d’Enza, supportate anche dai filmati della videosorveglianza che avevano ripreso il violento pestaggio, portarono nelle ore successive sia all’identificazione degli autori materiali della rapina, un 20enne abitante nel Reggiano e un 23enne domiciliato nel Modenese, sia delle due complici, una minorenne e la 20enne che aveva guidato l’auto assicurando la fuga alla banda. 
I 4 erano stati denunciati per concorso in rapina aggravata e lesioni personali gravissime. La Procura reggiana, condividendo le risultanze investigative dei carabinieri della stazione di sant’Ilario d’Enza, ha richiesto e ottenuto nei confronti degli autori materiali della rapina i provvedimenti cautelari che mercoledì sono stati eseguiti dai carabinieri di Sant’Ilario d’Enza che hanno arrestato il 20enne reggiano e sottoposto all’obbligo di presentazione quotidiana ai carabinieri il 23enne complice di Vignola (Modena). 
 
Secondo la ricostruzione investigativa operata dai carabinieri di Sant’Ilario d’Enza il barista, la notte del 17 novembre scorso si era intrattenuto nel bar con una ragazzina con la quale intendeva bere una bevanda. La porta era chiusa quando, pochi minuti dopo l’ingresso della ragazza, sentendo bussare, ha aperto la porta ritrovandosi davanti a sé due sconosciuti a volto coperto. E’ stato raggiunto da calci ma soprattutto pugni che l’hanno tramortito a terra, con i due aggressori che preso il cassetto dal registratore della cassa uscivano inseguiti dalla ragazza, che le indagini hanno rivelato essere loro complice. 
 
I tre, quindi, sono tutti saliti a bordo di un’utilitaria, che li attendeva poco lontano, condotta da un’altra donna con la quale si sono dileguati. Riusciti a identificare la minore, che si trovava nel bar prima dell’aggressione, i carabinieri di Sant’Ilario d’Enza hanno ristretto il campo riuscendo a risalire a tutti i componenti della banda nei cui confronti sono stati acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità alla base degli odierni provvedimenti restrittivi. Il cassetto del registratore della cassa, contenente in origine una decina di euro, grazie alle prime parziali ammissioni, veniva rinvenuto, abbandonato su una strada provinciale, completamente distrutto e con all’interno pochi centesimi. Secondo quanto emerso dalle indagini il disegno criminale dei 4 in origine doveva vedere la minore distrarre il barista con cui si era intrattenuta a bere e i complici prendere i soldi della cassa. Poi la chiusura della porta ha fatto rivisitare i piani culminati con la brutale rapina.