Attacchi in Sri Lanka, oltre 320 morti

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Sale a 40 il numero delle persone arrestate nello Sri Lanka in merito agli attacchi esplosivi del giorno di Pasqua, che hanno causato oltre 320 morti e circa 500 feriti. Lo rende noto la polizia.

Tra gli arresti anche anche l’autista di un furgone che sarebbe stato usato dai kamikaze e il proprietario di una casa dove alcuni di loro vivevano. Una nuova esplosione si è verificata ieri a Colombo. L’esplosione si è verificata in un furgone, nei pressi della chiesa di Sant’Antonio, già colpita ieri, mentre gli artificieri stavano lavorando per neutralizzare l’ordigno. Il giornalista di Repubblica Raimondo Bultrini è rimasto ferito lievemente da una scheggia. Si è creato il panico tra le persone che si trovavano nelle vicinanze, che sono scappate urlando.

Continua a salire il numero dei morti degli attacchi di Pasqua: oltre 320, tra loro almeno 36 stranieri. Sono circa 500 feriti. Le autorità hanno annunciato un nuovo coprifuoco dalle 20 locali (le 16.30 in Italia). Sempre ieri la polizia dello Sri Lanka ha trovato 87 detonatori vicino la principale stazione di autobus di Colombo. Lo ha detto un portavoce delle forze dell’ordine secondo quanto riportato dal Guardian. Continuano le polemiche dopo che si è saputo che capo della polizia, l’11 aprile, aveva lanciato l’allerta su un rischio di attacchi kamikaze in chiese importanti.

L’Interpol invierà un team L’Interpol sta mettendo in piedi un team di investigatori, compresi esperti nell’identificazione di “disaster victims”, da inviare nello Sri Lanka a sostegno delle autorità locali. Lo fa sapere la stessa Organizzazione internazionale della polizia criminale, che specifica che il suo “Incident Response Team” (Irt) comprende specialisti nell’esame delle scene del crimine, esperti in esplosivi e agenti del controterrorismo.