Assemblea provinciale Pd Reggio, Costa: “L’alleanza con il M5S passaggio obbligato per salvaguardare il Paese”

Andrea Costa Pd Reggio Emilia

Più di quaranta assemblee nei circoli, una trentina di banchetti in un solo weekend e, lo scorso giovedì 17 ottobre, un’assemblea plenaria alla presenza del vicesegretario nazionale del partito Andrea Orlando per concludere la prima fase della mobilitazione sui territori promossa dal Partito Democratico di Reggio.

Sul tavolo del dibattito, naturalmente, il tema dell’alleanza con il Movimento 5 Stelle e le altre forze politiche che compongono la coalizione di governo del Conte-bis, ma anche la manovra finanziaria che si sta varando a Roma e l’azione dello stesso Pd nelle istituzioni.

“Dall’opposizione al governo del Paese: un passaggio non facile, pieno di incognite anche per il rapporto con i componenti della coalizione, che va testato giorno per giorno, e per la pesante eredità raccolta dopo 15 mesi di propaganda costante alimentata dalla Lega”, ha sintetizzato il segretario provinciale Andrea Costa, reduce da una maratona di assemblee di circolo. Ma anche “un passaggio obbligato per salvaguardare il Paese stesso”.

La manovra finanziaria, al netto dei vincoli dettati dal contesto, secondo Costa “prova ad aggredire alcuni dei mali che attraversano le nostre comunità: vanno letti così i provvedimenti sul cuneo fiscale, su cui molto si potrà fare nel prossimo futuro, sui sostegni alle famiglie, sul rifinanziamento di Industria 4.0. Ma non basterà l’azione di governo, è necessario che il Pd sia protagonista sui territori come stiamo facendo a queste latitudini, con un’azione che costruisca un’idea differente dello stare insieme rispetto al tutti contro tutti salviniano”.

Per il sindaco di Luzzara “bisogna avere le proposte giuste e coinvolgere le persone perché quelle proposte diventino di tanti, occorre promuovere la partecipazione e la consapevolezza. Prima di tutto delle cose realmente importanti: fare politica non può essere scambiarsi battute e litigare in tv, ma discutere con la gente delle soluzioni ai problemi veri come l’emergenza ambientale, come la mancanza di personale medico che rischia di far saltare il servizio sanitario nazionale, come la giusta retribuzione per ogni tipo di lavoro”.

Nel corso della serata, aperta dalla presidente dell’assemblea provinciale Gigliola Venturini, che ha indicato i temi all’ordine del giorno, ha esordito anche il neo-segretario provinciale dei Giovani Democratici Riccardo Ghidoni: “Il Pd è tornato ad essere il partito più votato tra i giovani, questa è una grande responsabilità ma anche una grande opportunità”.

Numerosi gli interventi sulle priorità più sensibili: il percorso parlamentare del Def, appena approvato dal Consiglio dei ministri, è stato analizzato dall’on. Antonella Incerti, per la quale “la manovra finanziaria deve essere la prima prova concreta di quella discontinuità, principale motivo che ci ha portato alla nascita di questo governo”. La deputata reggiana ha anche ricordato l’impegno e il protagonismo dentro la nuova forma del partito della rinata Conferenza delle Donne Democratiche, che si sta avviando verso una attività più articolata rispetto agli anni scorsi.

Impegno e protagonismi della Conferenza sono stati sottolineati anche dalla consigliera regionale dem Roberta Mori: “Azioni forti e convincenti contro le disuguaglianze, impegno concreto sui diritti delle persone e sulle pari opportunità: sono queste le sfide più significative del Pd al governo, per consolidare nel paese una nuova cultura democratica”. La consigliera, da componente della Commissione regionale di inchiesta sulla vicenda degli affidi in Val d’Enza, ha anche stigmatizzato la strumentalizzazione politica del centrodestra nazionale e locale, “che tenta costantemente di decontestualizzare e mistificare fatti e responsabilità”.

Le conclusioni sono state affidate spettate al vicesegretario Orlando: “L’attenzione deve essere riposta sulla battaglia politica con le forze rappresentate da Salvini, quelle che si nascondono dietro il “era meglio una volta”: ad oggi quella battaglia non illudiamoci di averla vinta con il passaggio di agosto. In gioco c’è la democrazia, che può tendere verso forme autoritarie se non si recuperano quelle parti della società che si sono sentite escluse dalla globalizzazione e dagli effetti della crisi avviata nel 2008. Per vincere non basterà l’azione di governo, ma occorre una forte presenza nella società del partito e una capacità di politiche innovative sul fronte dell’uguaglianza e della sostenibilità ambientale”.

Orlando ha quindi esortato il Pd a un’azione politica autonoma dall’azione dell’esecutivo: “Il Partito Democratico deve ristabilire un contatto con la dimensione più materiale e concreta della vita delle persone. Ad esempio la leva fiscale deve essere usata sia nella riduzione che nell’aumento per favorire i più deboli e la sostenibilità. Politiche innovative richiedono che cambi anche il Pd e il suo modo di rapportarsi con le persone, con le loro esigenze e aspirazioni”.

L’assemblea, infine, ha votato all’unanimità un ordine del giorno presentato da Alessandra Medici sull’invasione turca in Siria con cui si impegnano i gruppi consiliari del Pd a presentare in tutti i Comuni documenti di condanna dell’azione militare e di solidarietà verso i curdi.