Arrestato leader #IoApro Biagio Passaro

Biagio Passaro IoApro tv

Mercoledì 30 novembre Biagio Passaro, imprenditore nel settore della ristorazione originario di Napoli ma residente a Castelfranco Emilia, in provincia di Modena, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza per le ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta, indebita percezione di erogazioni pubbliche e autoriciclaggio. A Passaro, raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, sono stati sequestrati beni mobili e immobili per un valore di 900.000 euro.

Secondo l’indagine, coordinata dalla procura di Bologna e condotta dalle Fiamme gialle di Modena, i cinque indagati (tra cui lo stesso Passaro), amministratori di una società dichiarata fallita nel settembre del 2020, avrebbero sottratto dalla disponibilità della procedura fallimentare i libri, i registri e le altre scritture contabili previste dalla legge e avrebbero distratto dalle casse dell’azienda oltre 660.000 euro, che sarebbero stati utilizzati in gran parte per fini personali, causando il dissesto della società stessa e un passivo fallimentare di oltre 1,4 milioni considerando i debiti verso l’erario e nei confronti di dipendenti e fornitori.

Non solo: agli stessi indagati sono contestate operazioni di autoriciclaggio per un controvalore di 150.000 euro, attraverso reati fallimentari contestati in altre attività economiche. I cinque, infine, secondo l’accusa avrebbero sistematicamente percepito contributi pubblici erogati per attenuare le difficoltà economiche causate dalla pandemia: grazie a documentazione e dati falsi, gli imprenditori avrebbero ottenuto indebitamente circa mezzo milione di euro.

Passaro, leader del movimento #IoApro, che nei mesi più acuti della pandemia aveva inneggiato via social alla disobbedienza contro le restrizioni imposte dai vari Dpcm al settore della ristorazione, invitando i colleghi ad aprire i propri locali alla clientela nonostante i divieti imposti dalla legge, era già stato arrestato in precedenza perché identificato come uno dei protagonisti dell’assalto alla sede della Cgil di Roma avvenuto nell’ottobre del 2021 dopo una manifestazione di piazza contro il green pass.