Anche questa mattina le lavoratrici e i lavoratori degli appalti Iren di Reggio Emilia hanno incrociato le braccia. Un nuovo sciopero, dopo quelli della scorsa settimana, “a causa dell’atteggiamento sempre più sprezzante delle aziende operanti sul cantiere e della totale assenza e disinteresse del committente” – spiega la Filcams Cgil di Reggio Emilia.
A fronte del cambio appalto, inizialmente previsto per il 1° agosto e poi anticipato al 1° luglio, con l’applicazione di un contratto peggiorativo, quello del Multiservizi invece che quello del Commercio attualmente vigente, le aziende subentranti nella gestione degli sportelli avrebbero convocato le dipendenti lunedi 29 giugno “per la firma di contratti di assunzione che – continua la Filcams – neppure sono disponibili a far vedere alle dipendenti prima della firma. In sostanza si dice ai lavoratori che devono firmare alla cieca oppure rimanere fuori”.
Il grande assente secondo il sindacato resta Iren che anche questa mattina avrebbe cercato di tenere aperti gli sportelli con personale diverso da quello delle imprese in sciopero, “una condotta in spregio alle richieste di persone che da anni operano presso i loro sportelli e che ormai sono diventati par la multi utility solo costi da ridurre per incrementare i guadagni – conclude Luca Chierici, segretario della Filcams reggiana -. Chiediamo ancora una volta che le aziende coinvolte nell’appalto si rendano disponibili ad un incontro per definire le condizioni di passaggio senza perdita di diritti per nessuno dei lavoratori”.







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