Dalla scrittura allo schermo: ricerca e sviluppo per la produzione audiovisiva e cinematografica, a Reggio Emilia un corso gratuito della casa produttrice Palomar.
Vuoi scrivere per il cinema e la televisione? Iscriviti al corso gratuito di scrittura organizzato da Palomar al Parco Innovazione di Reggio Emilia. Un corso di 500 ore con tre appuntamenti settimanali. La scadenza per le iscrizioni il 21 di maggio. Il corso da giugno a novembre 2018 con tre appuntamenti settimanali: dalle 9.30 alle 17.30.
Obiettivi. Il corso si propone di formare scrittori in grado di pensare soggetti innovativi per pubblici e per media in continua evoluzione, di comunicare utilizzando linguaggi innovativi e ancora da esplorare, di lavorare tenendo il focus soprattutto sulla fattibilità e sulla commerciabilità della propria idea che deve essere creativa, innovativa ma anche realizzabile. Il corso forma quindi autori preparati per il cinema e le sue esigenze, professionalità sempre più mutevoli e richieste dal mercato.
Destinatari. Possono accedere al percorso persone: – interessate ad intraprendere un percorso di scrittura per il cinema e la televisione in maniera professionale; – in possesso di conoscenze-capacità attinenti l’area professionale della produzione cinematografica e televisiva acquisite in contesti di apprendimento formali, non formali o informali; – residenti o domiciliate in Emilia-Romagna; – che si impegnano a frequentare con assiduità il percorso formativo nella sua interezza.
La partecipazione al corso non è compatibile con la partecipazione agli altri due corsi proposti.
Enti promotori. Comune di Reggio Emilia; Società per la Trasformazione Urbana Reggiane Spa; Fondazione E-35.







Ultimi commenti
Già, un plauso a Graziano DelRio che propone buonsenso in un momento come questo in cui sembrano mancare sia il buonsenso che la logica. È […]
Politica, moda, architettura, spettacoli musicali. A questo genere di attività si dedicano mostre, convegni, pubblicazioni, che possano dilatare la grandezza di personaggi che in realtà […]
E basta con questi squali che non ne hanno mai abbastanza, non sono il sale della terra