Reggio, alla Festa nazionale dell’Unità è il giorno dei fuochi d’artificio danzanti

fuochi artificio La Festa di Reggio – FM

Mercoledì 3 settembre, secondo giorno di Festa nazionale dell’Unità a Reggio, il momento clou al Campovolo è senza dubbio quello delle 21.30, quando all’Arena Iren Green Park è in programma l’ormai tradizionale spettacolo dei fuochi d’artificio danzanti, che illuminerà il cielo trasformando la festa in un’esplosione di musica, luci e colori; subito dopo, sempre all’arena, spazio alla musica con il travolgente concerto “Voglio tornare negli anni ’90”.

Nella sala Nilde Iotti, invece, il programma della giornata si apre alle 18.45 con “Gaza sterminio in diretta. Politica e società si mobilitano”, un dibattito con Laura Boldrini, Marco Mascia e Silvia Stilli, moderato da Piero Sansonetti. Alle ore 20 il Forum Lavoro 2025 riunirà Maria Cecilia Guerra, Stefano Caliandro, Arturo Scotto e Susanna Camusso per discutere di diritti, opportunità e salario. La serata prosegue poi alle 21 con “Dopo la curva spiana!”, incontro dedicato al ciclismo e ai suoi protagonisti: sul palco voci illustri come Gianni Bugno, Marta Bastianelli, Giada Borgato, Domenico Pozzovivo, Roberto Speranza e Roberto Pella.

Nella sala Tina Anselmi, invece, alle 20.30 Andrea Crisanti presenta il suo libro “Reazione genetica a catena”. Il noto virologo e senatore porterà a Reggio una riflessione profonda sulla scienza e sulla ricerca, dialogando con Alessia Ciarrocchi.

Non mancano poi i momenti di intrattenimento diffuso: alle 21, al palco Ritrovo Ribelle, musica live con le Tre Chitarre in Viaggio; dalle 19.30 in avanti attività sportive e ricreative allo Spazio Giochi Uisp; all’ingresso della Festa la mostra “1945-2025: Ottanta anni di Feste de l’Unità – Frammenti di un romanzo popolare, tra storia e memoria”.



Ci sono 3 commenti

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  1. Giacomo Reverberi

    Per il capodanno divieti a non finire, mentre i kompagni possono fare quello che gli pare, fuochi e botti a non finire, della serie “fate come vi dico, ma non come faccio “.

    • Fabrizio

      Ho pensato esattamente la stessa cosa mentre guardavo il cielo dalla finestra…D’un tratto gli animali (e gli animalisti), che la notte di Capodanno sono ipersensibili, diventano tutti sordi e per una sera i fuochi non causano alcun fastidio.
      Per la cronaca, “il momento clou” doveva iniziare alle ore 22:00 come da manifesto, invece i primi fuochi sono iniziati con più di mezzora di ritardo; sempre con rispetto di quei cittadini (soprattutto anziani e bambini) che a quell’ora stanno già riposando.
      E come ciliegina sulla torta? Mettiamo un po’ di musica fino all’una di notte, che si senta a qualche km di distanza e che faccia tremare le case di chi sta a qualche centinaio di metri. Per una sera tutto è concesso…..ah no, le sere sono una ventina quest’anno.
      Vogliamo parlare dell’inquinamento sprigionato da quei bei 15/20 minuti di fuochi? No, anche di questo meglio non parlarne.
      Pedalate cittadini reggiani, pedalate, così inquinate meno…e riflettete.

      • Petrus

        Condivido totalmente.
        Se botti e spettacoli pirotecnici (con i loro strascichi di inquinamento acustico ed ambientale) provengono dalla Festa degli eredi del Partitone, tutti stranamente distratti: talebani green anti CO2 muti, così come gli animalisti di Capodanno, tutti zitti.
        La mezz’ora di bombardamento pirotecnico a quanti passaggi di auto Euro 5 in ZTL su corso Garibaldi corrisponderebbe?


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