Dopo i concerti al teatro Valli di Madame, della Pfm – Premiata Forneria Marconi e di Max Gazzè, è arrivata ormai all’atto conclusivo la rassegna “Leggera”, organizzata dall’Arci reggiana in collaborazione con la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e con il sostegno di Hera, che anche quest’anno ha proposto un cartellone di grande musica d’autore.
A sigillare l’edizione 2023 della manifestazione manca ancora l’ultimo appuntamento, quello – già sold out – di giovedì 21 dicembre con Elio e le Storie Tese, che chiuderanno proprio sul palco reggiano il densissimo tour nei teatri dello spettacolo “Mi resta un solo dente e cerco di riavvitarlo”, per la regia di Giorgio Gallione, che li ha visti in giro per l’Italia dall’inizio di ottobre con oltre 40 date.
Uno show moderno e allo stesso tempo amarcord, tra il sacro e il profano, un pittoresco viaggio musicale nel repertorio vecchio degli Elio e le Storie Tese. che loro stessi hanno definito “una radiografia folle e ragionata della nostrana Terra dei Cachi 2023”, dove ironia, incursioni surreali e filosofia assurda disegnano un paese grottesco e contemporaneo; ma anche la risposta in musica alle pressanti domande dei fan: “Quando tornate insieme?” e “Ma non vi eravate sciolti?”.
Sul palco Elio, Faso, Cesareo, Christian Meyer, Vittorio Cosma, Jantoman, Paola Folli e l’immancabile Mangoni: canzoni, monologhi, scherzi musicali, performance strumentali virtuosistiche e demenziali, come è nello stile mitico e identitario del gruppo, che unisce grande capacità musicale e talento compositivo al servizio di un racconto deflagrato e sempre sorprendente, dove metodo e follia, genio e sregolatezza incrociano continuamente strade e ispirazioni. Un concerto teatrale senza un attimo di tregua, dove lo sguardo dissacrante e giocoso della band genera comicità e paradosso.
Ultimi commenti
No ti sbagli, quelli arrivarono durante il COVID a Bergamo, con Conte e il PD...
No è solo x certi ignoranti che si credono divertenti
Invece di preoccuparvi di cose inutili, dovevate avere rispetto per 60mila persone senza mezzi pubblici, taxi, ncc e uber che han dovuto camminare per km