Borgonzoni: su Bibbiano Conte non può tacere

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“Di fronte ai tanti casi che, in tutta Italia, sono emersi e che hanno gettato ombre sul settore degli affidi di minori e famiglie, di cui Bibbiano è un caso emblematico, ci saremmo aspettati ben altra attenzione politica dal presidente Conte che ha preferito glissare imputando all’inchiesta in corso i suoi silenzi. Eppure quando le inchieste gli erano funzionali a scopi ‘politici’, in passato, il presidente del Consiglio non ha mancato di farne specifico cenno e di utilizzarle per la sua retorica. E’ tutto molto triste”. Lo afferma la senatrice della Lega Lucia Borgonzoni, candidata alla presidenza della Regione Emilia Romagna dopo le dichiarazioni del presidente del Consiglio a Narni.

“Ci chiediamo -aggiunge- come un presidente del Consiglio possa rimanere silente di fronte ai tanti casi di presunti affidi illeciti e di fronte a un’inchiesta come quella di Bibbiano che, dal 27 giugno, ha portato a 16 misure cautelari, 29 indagati, un sindaco, già del Pd, sospeso e con obbligo di dimora, un filone-bis in Procura con una trentina di casi di affidamenti controversi di minori e una funzionaria del Comune di Reggio Emilia indagata. Noi non ci fermiamo e in commissione d’inchiesta sulle case famiglia porteremo avanti una forte azione per fare luce su tutti i casi controversi e proporre soluzioni per superare un sistema che non si è dimostrato tutelante né per i minori né per le famiglie”.