Il pentito Vincenzo Marino, durante la sua deposizione in videoconferenza al processo Aemilia, ha raccontato: "Nel 2003 ero salito a Gualtieri (comune nella Bassa reggiana) per prendere una macchina blindata.
Lì c’era un giornalista che dava fastidio ad Antonio Muto. Era cosa per una manifestazione su dei camion… E dovevamo qindi sistemare questo giornalista se avesse continuato a dare fastidio".
E continua nella spiegazione: "Così un ragazzo napoletano, Sasà, mi portò due calibro nove e diversi altri proettili". Qui la ricostruzione dei fatti si ferma senza che via sia altro da aggiungere.
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Gli insulti "democratici" degli squadristi rossi, antifascisti immaginari ...
Mi paiono pochini pochini 7 anni per aver causato la morte di 4 persone di cui tre bambini, con aggravante di abuso alcoolici, droga, guida
proposta: ma se a tutti questi giovani nuovi italiani, tutta salute e crack, cominciassimo a fargli scavare, dei buchi per terra (altresi' chiamate miniere)