A Scandiano e a Baiso due nuove sedi dei Centri di educazione all’ambiente e alla sostenibilità (Ceas)

casa Toschi Baiso

Sono diventate tre le sedi dei Centri di educazione all’ambiente e alla sostenibilità (Ceas) dell’Unione Tresinaro Secchia, in provincia di Reggio. La giunta dell’Unione, infatti, ha approvato all’unanimità un riassetto delle strutture Ceas. Alla sede legale presso il Comune di Scandiano, in corso Vallisneri, si affiancano ora anche due sedi operative distaccate: una sempre a Scandiano, nell’ex Centro giovani di via della Repubblica, l’altra nell’ex casa padronale Toschi a Baiso.

La decisione, che non comporta un aggravio di costi gestionali e di manutenzione a carico dell’Unione, consentirà dunque “di potenziare tanto per quantità quanto per qualità e capillarità sul territorio le attività rivolte alla conoscenza e alla diffusione di buone prassi in tema di cittadinanza attiva, e in particolare di protezione dell’ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali, pace, democrazia e diritti umani, sviluppo equo e solidale, tutela della salute e pari opportunità”, ha spiegato Claudio Pedroni, responsabile del Ceas in qualità di assessore alla città sostenibile del Comune di Scandiano, ente capofila del progetto.

Si tratta di attività rivolte a tutti i cittadini, ha aggiunto Pedroni, “ma in particolare a bambini e ragazzi, per cui una sede distaccata all’ex Centro giovani, vicina ai nostri istituti scolastici, risulta ancora più funzionale”.

Particolarmente strategica anche la nuova sede Ceas a Casa Toschi a Baiso, cuore di una suggestiva borgata a fianco della strada provinciale Sp 7 che, dai margini di un’ampia zona boschiva, scende verso la valle del Tresinaro e, attraverso numerosi sentieri Cai, è collegata al Villino Venturi, al Castello di Baiso e alle località Masere e Calcinara.

“Un borgo, oltretutto, che è vicinissimo alla scuola dell’infanzia, alle elementari e alle medie di Baiso, dunque ai principali fruitori delle iniziative dei Ceas”, ha sottolineato il sindaco di Baiso Fabrizio Corti, spiegando che i locali individuati per ospitare la sede distaccata sono le cinque stanze sottostanti l’Archivio Toschi in cui è stata trasformata l’ex casa padronale, edificio principale di un borgo che ospita anche un’ex stalla ed ex alloggi mezzadrili, trasformati da tempo in alloggi popolari per volontà dello stesso esperto d’arte – e, su un promontorio roccioso, un bell’oratorio.

“In caso di particolari iniziative potrà dunque essere messo a disposizione del Ceas anche il laboratorio multimediale dello stesso Archivio Toschi, oltretutto connesso via fibra ottica”, ha aggiunto il sindaco Corti: “Per noi si tratta di offrire non solo un nuovo servizio all’Unione e ai nostri cittadini, in particolare i più giovani, ma anche di dare nuova vitalità a un borgo dedicato a un illustre concittadino e di riaffermare la vocazione ambientale e turistica di un territorio già inserito nella riserva Mab-Unesco e nella rete delle Città Slow”.