Nella mattinata di sabato 2 agosto tanti applausi e molta commozione hanno accompagnato il tradizionale corteo organizzato a Bologna nell’ambito delle celebrazioni per commemorare la strage alla stazione ferroviaria, di cui quest’anno ricorre il 45° anniversario.
La mattina del 2 agosto 1980, alle 10.25, una bomba scoppiò nella sala d’aspetto di seconda classe dello scalo ferroviario, uccidendo 85 persone e ferendone più di duecento, in quello che è considerato ancora oggi il più grave atto terroristico avvenuto in Italia nel secondo dopoguerra.
In prima fila, dietro ai gonfaloni, hanno sfilato la ministra dell’università e della ricerca Anna Maria Bernini, il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale, il sindaco di Bologna Matteo Lepore, i gonfaloni e le rappresentanze di tanti Comuni emiliano-romagnoli (e non solo) e migliaia di cittadini e cittadine. Tra i partecipanti, anche la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein.
Quest’anno il corteo, a causa dei lavori del tram in via Indipendenza, ha dovuto seguire un percorso differente rispetto al solito, partendo da via Ugo Bassi e proseguendo poi su via Marconi, piazza dei Martiri, via Amendola e viale Pietramellara per raggiungere infine il piazzale della stazione centrale di Bologna. Qui il momento commemorativo, con il discorso dei rappresentanti istituzionali, è stato interrotto alle 10.25 in punto dal triplice fischio di un treno, a ricordare l’ora esatta in cui 45 anni fa esplose la bomba che seminò morte e distruzione.







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