I 5 quesiti del referendum intervengono su importanti nodi critici della organizzazione della giustizia e del diritto penale per i quali il Parlamento non ha trovato ad oggi modo di fornire adeguate risposte. Certamente migliorativa, la riforma Cartabia (non ancora approvata al Senato) affronta solo 3 delle 5 questioni oggetto dei referendum.
Tuttavia, anche se la riforma fosse approvata, l’esito abrogativo dei referendum costituirebbe un importante segnale e spinta alla attività del Parlamento.
Il tema trattato risulta ostico per la maggior parte dei non addetti ai lavori e di conseguenza non sarà facile per molti cittadini esprimere una posizione consapevole. Tuttavia un tema tanto delicato riguarda ogni cittadino ed è importante che tutti siano in grado di votare in modo consapevole.
Per questa ragione il gruppo reggiano di più Europa ha organizzato un incontro rivolto ai cittadini – reggiani e non – che desiderino comprendere meglio i quesiti del referendum giustizia. Se ne parlerà con l’avvocato Liborio Cataliotti, penalista di fama nazionale, che illustrerà il significato dei 5 quesiti referendari e potrà fornire chiarimenti a tutti i dubbi che i partecipanti vorranno sottoporre.
Ricordiamo quali sono i temi dei 5 quesiti: Elezione del Csm: meno correntismi, Consigli giudiziari: meno autoreferenzialità, Separazione delle carriere: o fai il Giudice o fai il pm, Custodia cautelare: rafforzamento della presunzione di innocenza 1, Legge Severino: rafforzamento della presunzione di innocenza 2.
La mattinata sarà introdotta da Gian Pietro Campani, il coordinatore neo eletto di Più Europa Reggio Emilia, modera Stella Borghi, storica e battagliera radicale, fondatrice del gruppo reggiano di Più Europa. Tra gli ospiti Alberto Lodi, coordinatore territoriale di Italia Viva per il distretto ceramico.
L’incontro è aperto a tutti presso il Palazzo del capitano del popolo, hotel Posta, sabato 4 giugno, dalle ore 9.30 alle 13.00.
Ultimi commenti
Condivido l'intervento di Tarquinio e quello di Ipocrisy: troppe parole al vento mai seguite da fatti, come sempre
Forse è stato lo stesso scooter a liberarsi e scappare da Delrio, in aperto contrasto con la linea politica del partito.
Solo grande amarezza.... dopo aver letto questa notizia. Confido che si possa trovare presto una adeguata sede all'associazione Alpini, anche senza scomodare troppo i ragazzi di Aq16