“Dobbiamo ragionare sull’unità sindacale con un profilo diverso.
La scissione dei sindacati negli anni ’50 avvenne sulla base dell’appartenenza politica in un mondo diviso in blocchi.
Quella condizione oggi non c’è più. E le ragioni che portarono a quella rottura non possono più essere considerate come motivo ostativo alla ricostruzione di un soggetto sindacale unitario, democratico, plurale”. Così il leader della Cgil, Maurizio Landini. Un soggetto, aggiunge, “che può nascere dal basso e può realizzarsi mettendo in pratica un’idea di sindacato fondato sull’autonomia, sulla democrazia, sulla partecipazione, sulla rappresentanza”.
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