Dal palco dell’Ariston Amadeus lancia un appello per la liberazione di Patrick Zaki, lo studente 29enne dell’Università di Bologna recluso da un anno in Egitto: “Rischia una condanna a 25 anni di carcere: da cittadini e uomini civili non possiamo che augurarci che Patrick torni libero il più presto possibile e possa riprendere a studiare nella sua Bologna”.
La serata comincia con una lettera. Amadeus spiega perché ha voluto che questo festival ci fosse, nonostante le difficoltà. “La normalità è una cosa straordinaria, e per avere un po’ di normalità abbiamo lavorato tanto. Quest’anno il cuore batte più forte rispetto all’anno scorso. Ho fatto questo Festival rispettando ogni norma di sicurezza, pensando a chi vive di musica e di spettacolo, al paese reale che sta lottando per ritrovarsi. Non ho spettatori in sala, ma solo applausi “finti” registrati. Ma mi rincuora pensare che siano i vostri applausi da casa”.
“E’ un onore essere qua, ma è anche un onore per te avermi qua. Normalmente mi sento grande, potente, qua mi sento piccolo, ma sempre più grande e più potente di te”. Elegante in smoking, la spilla argentata enorme con il suo nome, Zlatan Ibrahimovic entra in scena all’Ariston e, giocando la carta dell’ironia, prova a dettare le regole del ‘suo’ festival. “Il direttore è Zlatan, me l’ha detto Zlatan. Regola numero uno, il festival sarà di 22 cantanti, 11 contro 11. Gli altri? Li vendiamo al Liverpool che sta cercando 4 difensori. Regola numero due, il palco non va bene, deve essere 105 metri per 68, come San Siro, sennò il festival è annullato”.
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Condivido l'intervento di Tarquinio e quello di Ipocrisy: troppe parole al vento mai seguite da fatti, come sempre
Forse è stato lo stesso scooter a liberarsi e scappare da Delrio, in aperto contrasto con la linea politica del partito.
Solo grande amarezza.... dopo aver letto questa notizia. Confido che si possa trovare presto una adeguata sede all'associazione Alpini, anche senza scomodare troppo i ragazzi di Aq16