Scontro sul Mes nella maggioranza di governo con il M5s che insiste nel no: il capo politico Vito Crimi parla di ‘fregatura’ che da loro non sarà mai votata e il viceministro allo Sviluppo Buffagni di cappio per strozzare l’Italia tra un po’ di tempo. Di altro avviso il capogruppo dem al Senato, Andrea Marcucci, che assicura: sul Mes il governo non rischia perché è cassa disponibile e bisogna accedervi. E dalla Camera Graziano Delrio chiarisce che non si mette in discussione Conte, ma se si decide di non usare questi soldi, poi non si dica che mancano risorse.
Solo alla fine della trattativa con l’Unione europea “potremo valutare se questa nuova linea di credito pone condizioni, quali condizioni pone, e solo allora potremo discutere se quel regolamento è conforme al nostro interesse nazionale”, afferma il premier Conte a proposito della polemica sull’utilizzo del Mes. “E questa discussione dovrà avvenire in modo pubblico e trasparente, dinanzi al Parlamento, al quale spetterà l’ultima parola. Prima di allora potremo disquisire per giorni e settimane, ma inutilmente”, è il messaggio di Giuseppe Conte sul meccanismo europeo.
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gentile Pippo, non sono riuscito a farLe cogliere la sottesa ironia: nelle mie intenzioni NON era un post PRO-PD scritto da un piddino... piuttosto voleva
Buongiorno Signor Arturo, era una risposta di amara ironia. Certo l'elettore piddino tiene ufficialmente molto all'antifascismo però, dato che si vota anche col portafoglio, pensa pure […]