I carabinieri del Ros e del comando provinciale di Modena hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro per 9 milioni di euro emesso dalla Dda di Bologna nei confronti dei fratelli Antonio e Cesare Muto. Il primo è attualmente in carcere perché condannato in primo grado nell’ambito del processo Aemilia per associazione di tipo mafioso, truffa ed estorsione, tutti reati aggravati dalla finalità mafiosa.
Entrambi imprenditori attivi nel settore della logistica e trasporti, secondo i Carabinieri i due appartengono al circuito economico-relazionale della ‘Ndrangheta emiliana, alla cosca Grande Aracei di Cutro, capeggiata dall’ergastolano Nicolino Grande Aracri. L’operazione, ribattezzata ‘Grimilde’, ha evidenziato come i fratelli Muto, nel 2012, avessero attribuito fittiziamente la titolarità delle loro società a soggetti diversi.
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Ritornare a battere sempre quel chiodo, il chiodo sparisce. La comunicazione di parte rimane, rimangono i contenuti, le TV politicizzato ma il chiodo e' fermo, inchiodato […]
Quindi il messaggio è : " si continui nel trucidare palestinesi fino a circa 6.000.000, numero stimato di ebrei trucidati dai nazisti, e nel caso […]