“Quando mi danno dello scissionista e mi paragonano a Renzi, mi girano un po’”. Lo ha detto Pier Luigi Bersani a Circo Massimo, su Radio Capital. “Noi non siamo stati dei girovaghi, e non è che ce ne siamo andati perché c’era antipatico Renzi, ma perché si era aperto un problema politico grosso come una casa”.
Bersani non è stupito dalla decisione di Matteo Renzi: “Renzi fa quello che ha sempre provato a fare anche nel Pd, cioè un partito personale, orientato al centro, che tagliasse le radici anche simboliche con tutte le sinistre di domineddio di questo Paese. E’ stato un segretario di un grande partito che si è fatto una fondazione sua, che aveva un appuntamento programmatico, la Leopolda, suo… me l’aspettavo, ovvio! Di cosa discutiamo? Chi si è abbandonato a questo tipo di logica però rifletta, perché questi nuovi fatti non aiutano questo governo. Non lo faranno cadere ma lo terranno in scacco. L’esecutivo ballerà, ma reggerà”.







Ultimi commenti
Il senso di colpa pere essere stati comunisti italiani gioca brutti scherzi. Caro Maurizio il tuo articolo è assai confuso pieno di equivoci. Il desiderio […]
In effetti mezza europa è guidata da governi ultranazionalisti...dall'ipernazionalismo al nazismo il passo è breve...un percorso strano per quella che doveva diventare un'unione europea...
bravo, adesso torna nella tua grotta e lascia perdere gli architetti....