"Noi giochiamo di squadra, non siamo come il centrodestra dove c’è solo Berlusconi. E d’altra parte questa legge elettorale non prevede l’indicazione del candidato premier".
Così il ministro per le Infrastrutture, Graziano Delrio, intervistato da Repubblica, parlando del candidato del Pd a Palazzo Chigi. Di Renzi dice: "Non pone la sua persona come un ostacolo", mentre "continua a parlare della squadra. Se ascolto le sue parole, devo dire onestamente che mi sembra generoso".
"Non condividiamo nulla – continua Delrio sull’ipotesi di larghe intese -, non vedo come potremmo mai accordarci dopo il voto con questa destra che pensa di favorire i ricchi con la flat tax. Questi pensano che per difendere i confini dal terrorismo serve il filo spinato sulle Alpi".
"Noi – spiega il ministro – giochiamo nel campo del centrosinistra, per un governo di centrosinistra. Possiamo vincere. Altrimenti, saranno i numeri a dire cosa succederà dopo. Parlarne ora non ha senso".
Su un governo con Leu aggiunge: "Discuterne ora è un esercizio inutile. Se poi per risolvere i problemi dei cittadini le proposte di Leu e della coalizione del Pd avranno una convergenza, andando incontro alle esigenze dei cittadini, allora si ragionerà".







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Il senso di colpa pere essere stati comunisti italiani gioca brutti scherzi. Caro Maurizio il tuo articolo è assai confuso pieno di equivoci. Il desiderio […]
In effetti mezza europa è guidata da governi ultranazionalisti...dall'ipernazionalismo al nazismo il passo è breve...un percorso strano per quella che doveva diventare un'unione europea...
bravo, adesso torna nella tua grotta e lascia perdere gli architetti....