A Reggio riparte con la filosofia la stagione culturale della Fondazione Palazzo Magnani

La scuola di Atene Raffaello Sanzio – W

Archiviata la pausa estiva, e in attesa della grande mostra dedicata alla fotografa Margaret Bourke-White ai chiostri di San Pietro, a settembre la programmazione culturale della Fondazione Palazzo Magnani di Reggio riparte con due importanti appuntamenti dedicati alla ricerca filosofica.

Grazia alla collaborazione tra Fondazione Palazzo Magnani, Comune di Reggio e Università di Modena e Reggio, dall’11 al 13 settembre i chiostri di San Pietro si trasformeranno in una vera e propria cittadella della filosofia, con oltre cinquanta ricercatori e quindici docenti che animeranno la XXXIV edizione del Convegno nazionale dei dottorati di ricerca in filosofia, a cura di Carlo Altini del Dipartimento di educazione e scienze umane (Desu) di UniMoRe.

Si tratta di un importante ritorno – l’ultima edizione reggiana fu nel 2010, dopo dodici edizioni organizzate dall’Istituto Antonio Banfi – che segna anche la possibilità di ascoltare voci autorevoli del pensiero contemporaneo su temi di stretta attualità, come la lectio magistralis di Anna Loretoni (Scuola superiore Sant’Anna di Pisa) su “Teoria della pace e della guerra”, in programma sabato 13 settembre alle 10.30 in Sala del Tricolore, in municipio.


Al convegno si affiancherà la piccola ma inedita mostra “Sentieri interrotti”, aperta dal 12 al 29 settembre nella chiesa dei santi Carlo e Agata in via San Carlo a Reggio, in collaborazione con Flag No Flags Contemporay Art, diocesi di Reggio Emilia-Guastalla e biblioteca Panizzi. Nata da un’idea di Rolando Gualerzi, la mostra propone 30 scatti che ritraggono il filosofo Martin Heidegger eseguiti da Digne Meller Marcovicz, fotografa del magazine tedesco Der Spiegel, in parte pubblicati postumi nell’intervista-testamento “Ormai solo un Dio ci può salvare”.


La fondamentale questione della tecnica posta dal filosofo tedesco e la sua manifestazione più recente, l’intelligenza artificiale, saranno inoltre l’occasione di confronto tra mondi e professioni che, apparentemente distanti tra loro, sono quotidianamente investiti da questa rivoluzione che spesso la comunicazione mainstream tende a rivestire di connotazioni improprie. È nata così l’idea di far incontrare i mondi della cultura, della filosofia e della finanza nella sede di Officine Credem: il 19 settembre alle 18.30 saranno ospiti l’ingegnere e specialista di teoria della conoscenza Emilio Ferrario e Paolo Bottazzini, filosofo della scienza, in dialogo con Davide Zanichelli (direttore della Fondazione Palazzo Magnani) e Piergiorgio Grossi (chief innovation and data officer di Credem).



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